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Pioli: «Domani gioca Maignan. Tomori tornerà mercoledì prossimo. Leao sta bene, è disponibile»

In conferenza: «Le medie squadre, dopo una grande partita, si accontentano, affrontando l’impegno successivo con meno attenzione. Le grandi squadre no»

Pioli: «Domani gioca Maignan. Tomori tornerà mercoledì prossimo. Leao sta bene, è disponibile»
Milano 22/09/2021 - campionato di calcio serie A / Milan-Venezia / foto Image Sport nella foto: Stefano Pioli

Alla vigilia del match di campionato contro il Sassuolo, il tecnico del Milan, Stefano Pioli, ha parlato in conferenza stampa.

“Maignan sta bene, ha cominciato a lavorare con la squadra da una settimana. È pronto, ha accelerato tantissimo perché ha una grandissima mentalità: sta bene e giocherà lui domani. Tatarusanu ha fatto bene il suo dovere, non avevo dubbi, ma domani torna Mike. Tomori sta molto meglio, ma non sarà convocato per domani; tornerà mercoledì prossimo. Leao sta bene, è disponibile per giocare domani”.

L’energia di Madrid può aiutare il Milan?

“Le medie squadre, dopo una grande partita, si accontentano, affrontando l’impegno successivo con meno attenzione. Le grandi squadre, invece, affrontano le partite con maggiore qualità e attenzione. Domani abbiamo l’opportunità per tornare a fare le cose bene anche in campionato”.

Che ne pensi del sorteggio dei playoff Mondiali?

“Tifo per l’Italia, tutti dobbiamo tifarla e sono convinto che possiamo farcela. Mancini ha fatto un grande lavoro e continuerà a farlo”.

Cosa vi siete detti sul futuro del Milan nel post rinnovo?

“Abbiamo gli stesse obiettivi ambizioni e motivazioni. Vogliamo portare il Milan nelle posizioni che merita sia in Italia che in Europa. È un percorso in continua crescita, vogliamo migliorare la squadra con giocatori adatti al nostro tipo di gioco e di prospettiva”.

Come gestirà Ibrahimovic visti gli infortuni di Giroud e Rebic?

“Abbiamo dimostrato sempre grande equilibrio. A Madrid abbiamo giocato semplice e non abbiamo sbagliato i palloni facili. Domani sarà una grande partita in cui dovremmo fare le giocate facili con velocità. Il Sassuolo ci ha sempre creato difficoltà ed è veloce: serve una prestazione di alto livello per vincere. Nelle prossime 5 partite dovrò cercare di gestire le situazioni togliendo qualche minutaggio a qualcuno per essere sempre performanti. Chi è entrato a Madrid ha fatto benissimo: non è tanto importante chi gioca, ma gli atteggiamenti. Se siamo al Milan è perché abbiamo le qualità per starci”.

Sarà il momento di Pellegri?

“Sta bene e si è allenato bene. È intelligente: capisce che può essere arrivato il suo momento e si farà trovare pronto”.

Come sta Bakayoko?

“Sta sicuramente meglio, è arrivato in condizioni non ottimali. È un giocatore forte, mi piace: ha fisicità e verticalità. In mezzo posso scegliere con molta facilità: ho giocatori di livello e sicuramente giocheranno tutti. Coppa d’Africa? Ci passano ancora troppe partite, ma saremo pronti per affrontare l’emergenza”.

C’è qualcosa di nuovo sull’infortunio di Rebic?

“Ogni 10 giorni si fanno delle valutazioni. Rebic è un giocatore importante, ma ci sono gli altri. L’importante è avere un equilibrio di squadra e le idee chiare: se gioca Leao, Krunic o Saelemaekers l’importante è essere sempre più pericolosi degli avversari”.

Siamo nel 2030: che Pioli vedrà nel suo passato al Milan?

“Fino ad oggi abbiamo gettato le basi, adesso dobbiamo alzare la struttura per diventare sempre più competitivi. Difficile prevedere il futuro, ma mi piace la sintonia che c’è nel club: ci permette a tutti di dare il massimo con cura, passione e partecipazione”.

Cosa ne pensa di Dionisi e della sua generazione di allenatori?

“Idee chiare e identità precisa. Ha vinto nei campionati inferiori ed è sempre una cosa importante. I giovani sono lì che spingono e premono, ma per questo dobbiamo essere sempre attaccati alla voglia di far meglio”.

Sullo scudetto:

“È normale che il vincere fa la differenza: lo sappiamo tutti ed è per questo che stiamo cercando di alzare il nostro livello. Abbiamo dimostrato a Madrid di avere qualità importanti, sia tecniche che mentali, contro squadre che fanno della furbizia e della scaltrezza il loro punto di forza. Nella mia testa c’è il sogno di vincere: il Milan è il Milan”.

 

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