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Stoner: «Le moto devono essere pericolose, ho smesso presto perché ora sono troppo facili»

L’ex campione di Motogp: “Rossi faceva cose impossibili per altri. Ma è sempre stato bravissimo ad usare la stampa a suo favore”

Stoner: «Le moto devono essere pericolose, ho smesso presto perché ora sono troppo facili»
Lg Phillip Island (Australia) 20/10/2013 - gara motomondiale classe motogp / foto Luca Gambuti/Image Sport nella foto: Michael Doohan-Casey Stoner-Wayne Gardner

“Le moto devono essere pericolose, difficili. In Motogp non mi divertivo più, e ho smesso”. Casey Stoner ha raccontato durante evento Nolan ripreso da Marca, come mai avesse deciso di lasciare le competizioni così giovane. L’opposto di Valentino Rossi, che domenica correrà la sua ultima gara in Italia, a Misano.

“Ho sempre amato i motori a 2 tempi. Per me sono i veri motori per correre. Sono difficili, imprevedibili. Già quando ho fatto il salto dalla 250 alla MotoGP ho trovato il 4 tempi più facile. Prima era l’elettronica, che ti ha tolto parte del controllo, e ora l’aerodinamica, che è cresciuta diventando più sofisticata. Amo guidare, guidare la moto, controllarla. Le moto devono essere pericolose, difficili. Adesso la MotoGP si è trasformata nel contrario: gli allenamenti sono stati ridotti, si è cercato di spendere meno per i test mentre gli altri costi sono aumentati enormemente. Mi sono reso conto che il mio lavoro principale era tutto il resto. E, forse, ho dedicato il 5 o il 10 percento alla guida. Quello non mi divertiva più “.

A Valentino Rossi Stoner lancia una frecciatina:

“Devo dire che seguo Valentino con ammirazione da quando era in 125. Ho imparato molto da lui perché era un pilota capace di fare cose che altri non potevano. Ho imparato molto. Inoltre Valentino è sempre stato molto bravo a usare la stampa a suo favore”.

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