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Mihajlovic: «Chiedo al pubblico di non fischiare i giocatori, sono io che faccio le scelte di campo»

In conferenza: «Se qualcosa non funziona è colpa mia. Sarri? Lo conosco bene, sarà una partita a scacchi»

Mihajlovic: «Chiedo al pubblico di non fischiare i giocatori, sono io che faccio le scelte di campo»

L’allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic, ha parlato in conferenza stampa per presentare la partita di domani contro la Lazio. Di seguito il resoconto di Tuttomercatoweb.com.

Su Sabatini:

A tutti noi dispiace per Walter. Io personalmente avevo creato un ottimo rapporto di amicizia, era una persona importante per me dentro la società. Mi divertivo a stare con lui, parlavamo tanto di calcio e gli voglio bene. Ma non voglio entrare nel merito della questione. Per quanto riguarda il ritiro, non è stata una punizione. Dovevamo ritrovare quella concentrazione che era mancata a Empoli. Per tutta la settimana ho parlato del fattore AIC (attenzione, intensità, concentrazione). Quando la squadra va in campo e manca uno di questi fattori succede ciò che è capitato a Empoli. Nella vita come nel calcio nulla accade per caso. Noi dobbiamo cercare di lavorare sui fattori che possiamo controllare noi, e che non dipendono dagli avversari, come questi tre. Poi può succedere di perdere comunque, ma con la consapevolezza di aver dato tutto. Noi non possiamo cercare alibi sui fattori esterni a noi, come le assenze, i pali, gli errori arbitrali… Noi dobbiamo lavorare su ciò che possiamo controllare. E come si allena la condizione fisica, si allena anche la testa. Quindi abbiamo lavorato in questo senso, perché è un modo di porsi che deve essere vivo anche in allenamento, non solo in partita. Noi siamo sicuri che arriveremo al nostro obiettivo, perché il campionato è ancora lungo. Potevamo e dovevamo fare meglio, ma abbiamo tutto il tempo per fare bene, lavorando e cercando di migliorarci senza farci prendere dall’ansia. Durante il primo anno che ero qui, grazie al lavoro di squadra, abbiamo fatto ciò che nessuno pensava si potesse riuscire a fare”.

Ancora su Sabatini e il ritiro:

“Sabatini ci tengo a salutarlo e a ringraziarlo. Per quanto riguarda il ritiro, è stato bello perché ci ha permesso di lavorare di più e stare uniti. Di Empoli non vorrei parlare perché siamo a sabato e domani abbiamo un’altra partita. Abbiamo giocato solo 6 partite, abbiamo tanto tempo davanti. La squadra deve essere consapevole delle sue potenzialità e stare tranquilla”.

Sulla partita con la Lazio:

“Non c’è un modulo che ti fa vincere o perdere le partire. L’importante è l’atteggiamento. Poi qualche cambio è probabile perché è diverso giocare con le grandi. Non è il modulo, però, che fa vincere o perdere le partite”.

Sui tifosi e la squadra:

“Quando la squadra perde è sempre colpa mia. E questo vale anche per domani: chiedo al pubblico di non fischiare i giocatori, di lasciarli giocare. Il pubblico bolognese si è sempre dimostrato maturo, e spero che anche domani sostengano i ragazzi durante la partita, che è una sfida difficile. A fine partita, se non sarà andato bene qualcosa, sono io a dover essere fischiato, perché la squadra la metto in campo io. Con il Presidente ho parlato di quello di cui sto parlando con voi. Nessuno pensava che questo sarebbe stato un percorso facile. Nel calcio come nella vita si cade e ci si rialza. Sappiamo tutti che potevamo fare meglio, ma ora stando sereni possiamo dimostrare, attraverso i risultati, che avevamo ragione. Saputo era tranquillo, chiaramente deluso e arrabbiato come tutti noi, ma anche queste situazioni insegnano”.

Sulla Lazio:

“La Lazio è un’ottima squadra. Anche l’ultima partita in Europa League gli ha fatto più del bene che del male. E’ una squadra forte, completa, fisica, con grandi individualità. Sanno attaccare bene e difendere altrettanto bene. Sarà dura ma sono molto fiducioso visto come ci siamo allenati in settimana. Io conosco bene Sarri, in passato sono andato a vedere i suoi allenamenti. E’ un bravo allenatore che fa giocare sempre bene le proprie squadra e che non sempre ha avuto giocatori forti. Sappiamo quali sono i punti forti della Lazio ma anche i loro punti deboli. E’ una partita a scacchi: decide la qualità ma decide anche l’intensità, l’atteggiamento e la concentrazione”.

Sugli obiettivi di stagione:

“Abbiamo detto che vogliamo stare nella parte sinistra della classifica avvicinandosi il più possibile ai primi sette”.

 

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