Alla Gazzetta: «Dietro la mia esplosione c’è solo tanto lavoro. Cerco sempre di migliorarmi. La meditazione mi ha aiutato molto»

La Gazzetta dello Sport intervista l’attaccante del Verona Giovanni Simeone, il cholito, figlio di Diego. Dopo i 4 gol alla Lazio è diventato ufficialmente il peggior incubo di Maurizio Sarri. Racconta il Verona come una famiglia.
«Vedere il magazziniere, Antonio, che si è emozionato, si è messo a piangere e mi ha abbracciato. È stato davvero toccante, siamo come una famiglia qui».
E i complimenti del padre.
«Mi ha scritto che ho fatto la miglior partita della mia carriera. Ha detto: “Non ti ho mai visto così. Al di là dei gol, non hai perso palloni e hai aiutato sempre i compagni».
Ha qualcosa contro Sarri? Ride e dice:
«È stato un caso ovviamente. Vorrei segnare contro tutte le squadre e tutti gli allenatori, anche a mio padre se lo dovessi sfidare».
Racconta come si è preparato la mattina prima della gara con la Lazio:
«Mi sono alzato e ho pensato: e se faccio due o tre gol stavolta? Solo che la sensazione era diversa, non mi sono svegliato bene, avevo mal di schiena e infatti ho chiesto subito di lavorare sulla mobilità per riattivarmi. E poi ho fatto i miei giochi di concentrazione sul computer. La cosa buona è che ho capito di non essere nello stato psico-fisico giusto e ho lavorato per arrivare alla partita meglio possibile. Poi ho guardato un film di Rocky, lo faccio sempre quando ho bisogno di una carica extra. C’è una frase di Rocky a cui penso sempre: che la vita ti mette spesso in ginocchio e non importa quanto colpisci, importa è quante volte ti rialzi».
Dietro l’esplosione nel suo rendimento c’è tanto lavoro.
«Non c’è alcun segreto, solo tanto lavoro. Cerco sempre di migliorarmi e uso tutti i metodi possibili, tra cui quelli che ha citato. In più ho imparato a fare la meditazione giusta. Ma questo non vuol dire che tutti dovrebbero fare così. Ognuno ha i suoi metodi. Con me funzionano questi, mi fanno sentire in equilibrio, in tutti i sensi».