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Victor Godimhen fa godere. Il Napoli finalmente non fallisce una partita decisiva

Possiamo dire senza timore di smentita che Zambo è forte, che qui c’è un vero allenatore di calcio, che qui abbiamo il veleno e che il Napoli è capolista.

Victor Godimhen fa godere. Il Napoli finalmente non fallisce una partita decisiva

Il mio Udinese-Napoli 0-4

Punteremo sull’effetto sorpresa”. Queste le solenni parole del metamorfico Pier Padre Marino intervistato da Sky prima della partita. Effetto sorpresa…

Come una profezia, ci siamo ritrovati un’Udinese che non ti aspetti. Pressing alto e un paio di grattacapi immediati: Pereyra si è tuffato in area ricordando i suoi trascorsi in Italia e Ospina ha cincischiato con la palla tra i piedi nei pressi della porta ricordando gli infarti che amava provocarci nel periodo della “costruzione dal basso”.

Marchegiani entusiasta ha voluto ribadire: “ehi, l’Udinese fa la partita, sembra il Napoli, che sorpresa!”. E io, spaventato, ho rivisto in trance, inebetito, sulla parete bianca di casa Minao le sgroppate del fantasma di Lasagna che però non c’è più e le acrobazie di Kone che però è nell’altro emisfero.

Il Napoli in completa balia dell’anatema lanciato dal noto frate avellinese per lunghissimi 30/50 secondi non è più uscito dalla trequarti avversaria ed è penetrato in area bianconera appena 7/8 volte.

Due tiriaggiro di Insigne: uno in mano al portiere e l’altro a Trieste… “È la fine” ho sussurrato.

L’effetto sorpresa ci ha completamente tagliato le gambe. È sembrato chiaro.

Solo un caso, uno sporadico lancio di Mario Rui per Insigne nel buio pesto che stava opprimendo la Dacia Arena ha regalato una flebile e fioca luce. Un fortunato pallonetto del nostro capitano e un gol improvviso, irreale, trovato a terra. Il replay ha poi evidenziato che la rete è del rapace Osimhen che ha anticipato il difensore. 

Abbiamo esultato con riserva, un mix di gioia e terrore, ma abbiamo voluto comunque ribattezzare il nostro centravanti, che già tanto ci aveva fatto impazzire tre giorni prima in Inghilterra, Victor Godimhen. Perché Victor fa godere. Sempre però con rispetto e timore che prima o poi l’effetto di Marino basato sullo stupore e lo sbalordimento ci avrebbe investito.

In pratica, uno 0-1 che aveva tanto il sapore di un 7-1. Un prevedibile e logico 7-1.

Quando Fabian ha colpito il palo interno dalla distanza ho bestemmiato contro tutta la congrega dei padri Paolini. 9 volte su 10 quella palla entra e così ho capito che la gara non saremmo mai riusciti a metterla in discussione.

Mesto, in attesa della chiara goleada friulana che di lì a poco sarebbe uscita dall’uovo, al 35’ l’Aristoteles  bianconero si è distinto per un fallaccio su Insigne. Punizione. Schema da PS tra Insigne, Fabian e Kuli e gol a porta vuota di Rrahmani. 

Nell’occasione, Kulì ha dimostrato che solo provando e riprovando in allenamento fino a notte fonda vengono fuori degli assist così millimetrici. 

Nell’occasione, il mio amico Minao ci ha voluto ricordare quale fosse l’ultima partita in cui Rrahmani segnò… (Napoli – Verona 1-1)

E sempre in questa occasione, il mio amico Diego ci ha voluto ricordare quale fosse l’ultima partita in cui l’Udinese era sotto 0-2 in casa… (Udinese-Juve 2-2)

Memorie che mi hanno inevitabilmente strozzato in gola l’urlo di gioia. Ho così attuato l’effetto grattugia ripetute volte e ho pensato che l’effetto sorpresa fosse dietro l’angolo.

Appunto dall’angolo si è invece materializzato il 3-0: cross da destra di Politano, assistenza perfetta di Fabian sul secondo palo e perticata fulminea ancora di Kulì. Il portiere e i difensori dopo hanno ringraziato il senegalese per non averli colpiti e per non aver stroncato loro la carriera.

Gli allenamenti notturni di Kulì si stanno rivelando molto utili: assist e secondo gol in campionato. È ora il terminale offensivo degli schemi da palle inattive. È ora il capocannoniere del Napoli.

Al 53’ sullo 0-3 ho chiesto al Minao quale altra meravigliosa partita offrisse Sky sugli altri canali, oltre ai diritti conservati su pesca e freccette. Frosinone Brescia è stata la risposta. Deglutendo, ho deciso di continuare a soffrire e straziarmi prima della rimonta e della festa a sorpresa della squadra di Gotti.

Zombo Anguillà ha continuato a recuperare palloni, a sgusciare, a correre, a far giocare bene Fabian e a tentare la via del gol di testa; Godimhen ha continuato a mandare al manicomio i difensori, a cercare punizioni e a sfiorare la rete con un forte diagonale; Politano ha continuato a sgroppare, Fabian a ricamare e Elmas a costruire e distruggere; mentre Ospina ha continuato a guardare.

In pratica, un assedio bianconero. Un assedio a cui il Napoli difficilmente è riuscito a districarsi.

Nemmeno il 4-0 di Lozano con un vero tiraggiro ha fatto dimenticare le parole di Pier Padre e togliermi l’ansia

Difatti, quando miett’aUnàs l’ha sparata in curva da 5 metri, ho temuto il peggio.

Peggio che invece incredibilmente non si è verificato. Alla fine ho avuto bisogno di un pizzico. Non ho creduto a ciò che avevamo appena visto: l’Udinese, la sorpresa delle sorprese, che con una vittoria avrebbe agganciato il primo posto, ha davvero pigliato 4 sberle? E noi, che in genere le partite decisive, quelle del dentro o fuori, quelle del salto in cima, le falliamo sempre, ma sempre, abbiamo stravinto e siamo balzati da soli in testa? Ma può essere?

Detto questo, notata un ingiustificata euforia, il Minao ha tenuto a ricordarci di stare molto calmi e di tenere i piedi per terra: “va bene che il metamorfico Pier Padre Marino ha puntato sull’effetto sorpresa. Va bene che è la rivelazione del momento, è partita forte e ha ben 7 punti. Però, vorrei anche ricordare, sommessamente, che l’Udinese è l’unica squadra (col Milan) in tutta la Serie A a non aver battuto la Juve. Quindi non possiamo esaltarci troppo. State calmi, se potete”.

Ha ragione, tutto giusto. Stiamo calmi. Non è successo niente. Intanto però possiamo dire senza timore di smentita che Zambo è forte, che Godimhen fa godere, che qui c’è un vero allenatore di calcio, che qui abbiamo il veleno e che il Napoli è capolista. E che giovedì contro la Scansdoria (che contro di noi non si scans) dobbiamo stare sereni e rilassati come a Udine se vogliamo evitare feste improvvise… Questo possiamo dirlo? Bene, diciamolo.

Ma che guaio ha passato Marino?

Sono tornato. Così. A sorpresa…

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