“Non giochi non ti pago”, i giocatori no-vax dell’Nba perderanno milioni di dollari
Alcuni non vaccinati non possono giocare le partite casalinghe per le restrizioni locali. Il caso della stella dei Nets Kyrie Irving

I giocatori NBA che si vaccinano contro il Covid potrebbero perdere milioni di dollari. Lo ha confermato la lega di basket americana, per voce di Mike Bass, vicepresidente esecutivo delle comunicazioni della NBA. In pratica un giocatore che sceglie di non vaccinarsi va incontro alle restrizioni locali, e ogni volta che sarà costretto a saltare una partita non verrà pagato. Parliamo di stipendi milionari, e in certi casi le partite che dovranno saltare i no-vax saranno tantissime.
Ad esempio le leggi locali in città come New York e San Francisco vietano ai non vaccinati di accedere a determinati luoghi pubblici, comprese i palazzetti dello sport. Significa che i giocatori non vaccinati di squadre come i Brooklyn Nets o Golden State Warriors non potranno partecipare a tutte le partite casalinghe. Un caso su tutti, che ha scetanto nei giorni scorsi un bel po’ di polemiche dopo la pubblicazione di un articolo del New York Times e di un editoriale di Kareem Abdul Jabbar sul Rolling Stone: la stella dei Nets Kyrie Irving. Irving guadagnare poco meno di 35 milioni di dollari di stipendio l’anno, se saltasse tutte le partite casalinghe il conto da pagare sarebbe carissimo.
Nel campionato americano comunque il 90% circa dei giocatori è vaccinato, ed è un tasso molto più alto rispetto alla popolazione complessiva degli Stati Uniti.