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Dazn è culturalmente una figata (se solo si vedesse…)

Ci fa godere proprio perché rompe la liturgia del pallone, quei dibattiti in politichese che annoiano persino Ilaria D’Amico. Dazn va all’essenziale, è spartana, è per chi ama lo sport e non le parole. Però deve funzionare

Dazn è culturalmente una figata (se solo si vedesse…)

Il Napolista è stato netto su Dazn, con posizioni ovviamente figlie dell’esperienza personale. In luoghi in cui da sempre si è visto di tutto sul web (comprese le partite di campionato del Napoli degli anni scorsi), domenica sera è stato pressoché impossibile seguire la prima della squadra di Spalletti. Se pago, esigo che mi venga fornito un servizio. Non pago affinché l’azienda aiuti il Paese a progredire. A meno che non sia questo il motivo per cui mi vengono richiesti i soldi ogni mese. Quindi il comunicato di Dazn (nonché le dichiarazioni di Lotito), in un Paese degno di questo nome, sarebbe stato travolto dall’indignazione e dal sarcasmo (e ci fermiamo qui, ma possiamo aggiungere anche da qualche pomodoro). E se non sei in grado di essere efficiente e innovativo allo stesso, tempo, torni al digitale terrestre.

Detto questo, almeno da parte di chi scrive, non vi è alcuna ostilità nei confronti di Dazn. Anzi. Ieri abbiamo letto Aldo Grasso e per noi vale l’esatto contrario. Il critico televisivo del Corriere della Sera glissa sui problemi legati alla tecnologia, ne deduciamo che lui non ne ha avuti. E si sofferma sull’aspetto antropologico-culturale. Grasso scrive che il calcio è un rito, non soltanto uno sport. Un rito che ha una sua liturgia: il pre-partita, il post-partita, diretta gol. Con Dazn manca, per dirla con le sue parole, “una narrazione capace di ricostruire il tessuto del campionato”; in questo modo, “vincerà inevitabilmente lo spezzettamento. Ognuno guarda la partita della propria squadra e perde lo sguardo d’insieme. Ci sarà da lavorare in questa direzione”.

Ecco, come detto, per noi vale l’esatto opposto. Dazn è benvenuta proprio perché rompe quella bolsa liturgia del pallone che potrebbe risultare anche accattivante se avvenisse all’insegna della sincerità. Persino Ilaria D’Amico ha detto la scorsa settimana che c’è troppo buonismo nelle trasmissione calcistiche, lei si annoia. Lei. Che è un po’ come se Terence Hill prendesse posizione contro le scazzottate nei film.

In Italia il commento calcistico televisivo è il degno e solo erede del politichese della Prima Repubblica. Bei tempi quando i politici parlavano e non si capiva, oggi purtroppo si capisce tutto. L’attuale dibattito calcistico televisivo, invece, rende omaggio a quelle belle tribune politiche di una volta. Un calciatore sbaglia tre rigori ed ecco che in studio un poeta canta la meraviglia struggente dell’errore ripetuto quasi all’infinito. È un’eterna riedizione della fiaba del re nudo. Per non parlare dell’enfatizzazione oltre misura delle telecronache.

Dazn prende tutta questa melassa e la aspira, modello Ghostbusters. Dazn è spartana. È per appassionati. Ti piace lo sport? E io ti offro lo sport. Se ti piacciono le parole, vai altrove. È goduriosa quella trovata di Dazn di cerchiare i momenti salienti della partita. Se ti colleghi in ritardo, vai lì e guardi il palo, il gol, l’espulsione. Pagherei un supplemento solo per questo. Poi, decidi tu quando rivedere la partita, o se semplicemente assistere agli highlights. Se magari gradisci qualche approfondimento, ce ne sono. Ma nessuno te li impone. Dazn ti fa entrare in sala regia: il sogno di qualsiasi appassionato. Questo vale ad esempio anche per il ciclismo. Ti vuoi riguardare l’intera tappa? Hai la possibilità di farlo.

Qui si ama Dazn proprio perché fa a pezzi quella liturgia. Non ce ne frega niente di ascoltare gli allenatori dire sempre le stesse cose e parlare di calcio come se stessero parlando della battaglia di Waterloo, di quelle frasi sulla sacralità dello spogliatoio. Basta. Pietà. Anche perché non è che quando su Netflix o Amazon Prime guardiamo un film o una serie tv, poi andiamo a cercare il dibattito.

Viva Dazn, quindi. A patto, però, di farci vedere le partite. Finché questo non sarà possibile, ahinoi non potremo mai parteggiare per Dazn. Che fin qui ha preso i nostri soldi in cambio di un servizio molto scadente. Come si chiama in diritto penale?

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