E’ stata una notte di tensione e violenza a Londra. Nessuno scontro con gli italiani, ma gli hooligans hanno bruciato il tricolore e fischiato l’inno di Mameli
Una notte di tensione e violenza a Londra, in occasione della finale di Euro 2020 tra Italia e Inghilterra. La Gazzetta dello Sport scrive:
“Non ci sono stati contatti fisici tra le due tifoserie, ma un gruppo di sostenitori inglesi è riuscito a strappare la bandiera italiana ad alcuni fan azzurri. Hanno tentato di bruciarla e non riuscendoci, l’hanno calpestata e ci hanno sputato sopra. Contro altri italiani sono stati lanciate bottiglie vuote e lattine di birra”.
In centinaia sono entrati allo stadio senza biglietto, forzando gli ingressi. L’inno di Mameli è stato fischiato nonostante le raccomandazioni del ct inglese Southgate, di Lineker e della stessa Uefa.
Critico, su Repubblica, il commento di Maurizio Crosetti:
“Hanno anche fischiato il nostro inno, forse è l’ora di smetterla con la famosa cultura sportiva britannica”.
La Gazzetta scrive:
“È stata una lunghissima giornata quella di Londra. Le prime avanguardie del tifo si sono presentate nell’area di Wembley alle 10 del mattino. Nel cuore della città, un bus è stato preso d’assalto e la polizia è stata costretta a intervenire. Leicester Square è stata occupata da centinaia di tifosi e già all’ora di pranzo era impraticabile: vetri, lattine di birra, sporcizia ovunque”.
In rete circola un video che mostra le violenze dei tifosi inglesi a Wembley. I tifosi muniti di regolare biglietto cercano di fermare gli irregolari con calci e pugni. Nel filmato si vede chiaramente anche un uomo preso a calci in testa ripetutamente da diverse persone.
