E De Magistris risponde: “Non sono 5 miliardi ma solo 2,5. De Luca produce menzogne. Da lui non prendiamo lezioni”
Napoli nuoce gravemente all’immagine della Campania. Non la città, ma la sua amministrazione. Vincenzo De Luca se la prende con il sindaco De Magistris, un grande classico ormai.
“Non possiamo presentarci con il volto del Comune di Napoli che accumula 5 miliardi di euro di debiti. È uno scandalo di proporzioni inimmaginabili”, ha detto il presidente della Regione durante un’assemblea di Confindustria.
“Parliamo di una vergogna nazionale rispetto alla quale nessuno dice niente, salvo rinfacciarci in qualche sede che noi accumuliamo debiti. Per quanto mi riguarda queste situazioni vergognose andrebbero stroncate nel giro di minuti e non fatte sopravvivere per dieci anni. Dobbiamo aiutare i cittadini di Napoli, ma dicendo con chiarezza che chi triplica il debito che trova e non è capace di fare niente deve andarsene a casa, questa è la precondizione per aiutare i cittadini”.
A stretto giro la risposta del sindaco quasi-dimissionario (“per dedicarmi alla campagna elettorale calabrese”):
“De Luca continua a spararla grossa sul debito del Comune di Napoli e ci costringe ogni volta a intervenire per evitare che le sue menzogne restino senza risposta. Il debito del Comune di Napoli non è di 5 miliardi, ma è esattamente della metà ed è molto inferiore rispetto a quello di altre grandi città, anche molto blasonate, governate dal suo partito. E’ un debito che non abbiamo prodotto noi come amministrazione de Magistris né i napoletani ma che deriva da due commissariamenti: quello del terremoto del 1980 e quello dell’emergenza rifiuti quando a governare c’era il partito di Vincenzo De Luca”.
Per de Magistris, De Luca “produce menzogne, utilizzando il ruolo istituzionale che ricopre. Da lui non prendiamo lezioni, non solo perché lui nulla di rilevante ha fatto per Napoli in questi anni, ma perché è uno dei corresponsabili, avendo governato a livello nazionale e regionale ed essendo stato anche parlamentare, della situazione in cui versa tanto il Comune di Napoli quanto gli altri Comuni”.