Pirlo: «Agnelli mi aveva avvertito dell’incontro con Allegri, questione di amicizia»
Il tecnico in conferenza stampa: "Non ho nessun motivo di chiarirmi coi giocatori, perché non ho avvertito in loro la sfiducia nei miei confronti"
Il tecnico in conferenza stampa: "Non ho nessun motivo di chiarirmi coi giocatori, perché non ho avvertito in loro la sfiducia nei miei confronti"
“Sapevo dell’incontro con Allegri. Agnelli me l’aveva detto”.
Andrea Pirlo disinnesca, almeno ci prova, l’ombra ingombrante di un ritorno di Allegri sulla sua panchina. Domani il tecnico della Juventus, contro il Napoli, si gioca un pezzo di Champions e il futuro. Cerca di stemperare:
“Sono stato avvertito da Andrea Agnelli dell’incontro con Allegri, è come se incontrassi Maldini e l’indomani scrivereste che diventerei allenatore del Milan. Oltre a essere professionisti ci sono dei rapporti. Io ho contatto quotidiano col Presidente. Ci diciamo ciò che succede. Abbiamo questo tipo di rapporto. Ero al corrente dell’incontro e sono al corrente della fiducia, poi ovvio che i risultati cambiano le cose”.
Non nega le difficoltà:
“Difficoltà tante, tra partite, infortuni, Covid. Calendario internazionale che ha accumulato impegni e ha fatto sì che sia un anno unico. Partiamo da questo anno come un anno positivo. Tante cose che mi fanno crescere. Ma non ho nessun motivo di chiarirmi coi giocatori, perché non ho avvertito in loro la sfiducia nei miei confronti. Sono sempre rimasto sereno perché vedevo che seguivano le mie indicazioni. Sicuramente ne abbiamo parlato perché dopo le 10 vittorie in 11 partite c’è stato un calo nella qualità del gioco. Non siamo riusciti ad avere continuità, si giocavano tante partite… anche dopo la Champions c’è stato un calo mentale e di energie. Sono il primo a non essere felice”