Il mercato delle vacche delle wild card del tennis: il caso dei fratelli scarsi di Tsitsipas e Djokovic (e non solo)
Sul Guardian: i tornei ATP regalano posti in tabellone ai parenti delle star, solo per fare pubbliche relazioni o ottenere favori. Un sistema anti-sportivo

Nel tabellone del torneo Open 13 ATP di Marsiglia, il mese scorso, è spuntato il nome Tsitsipas. Non è il numero 5 del mondo, Stefanos (appena battuto d’un soffio da un infinito Nadal sulla terra rossa di Barcellona). E’ il fratello minore, Petros, classificato n. 970 al mondo. Uno che normalmente gioca gli ITF, un circuito di livello più basso.
Che ci fa lì il giovane Petros? Il torneo gli ha concesso una wildcard, ovvero un posto di diritto su invito. Lui l’ha usata per perdere malissimo, in 45 minuti e 36 secondi, al primo turno, 6-0, 6-2 contro il numero 52 del mondo, Alejandro Davidovich Fokina. Il Guardian indugia nei dettagli di questa storia: per dire della sproporzione di mezzi in campo, Davidovich Fokina è uno dei peggiori battitori del tour, serve malissimo, Tsitsipas ha vinto solo tre punti in risposta nell’intera partita.
La questione, minuscola in apparenza, ha scoperchiato un vaso di pandora nel tennis: il nepotismo delle wild card, usate come al mercato delle vacche per fare promozione ai tornei, favori personali, pubbliche relazioni. Un’altra unicità del tennis.
Il suo fratello campione, interrogato sull’argomento, ha parlato di polemiche “ingiuste”. Il direttore del torneo, Jean-François Caujolle, in seguito ha spiegato di aver offerto il posto nel tabellone a Petros come “ringraziamento” alla famiglia Tsitsipas per il loro sostegno al torneo.
“L’episodio – scrive il Guardian – è un esempio dell’assurdità del sistema dei jolly nel tennis, in cui i posti in alcuni degli eventi più importanti del mondo sono usati come strumenti di negoziazione, per ingraziarsi favori, a scapito di promettenti giocatori di paesi di tennis minori”.
“Il nepotismo è incorporato nel tessuto del tennis professionistico. Marko Djokovic, il fratello 29enne di Novak Djokovic che in carriera è arrivato massimo al 571esimo posto del ranking, ha ottenuto wildcard in otto tornei ATP, perdendo tutte e otto le partite. Elke Clijsters, sorella dell’ex numero 1 Kim e attuale concorrente di The Bachelorette in Belgio, da numero 389 al mondo ha ricevuto sette wildcard nei tabelloni principali, perdendole tutte e sette. Jaslyn Hewitt, sorella di Lleyton Hewitt, ha ricevuto quattro wild card fuori dall’Australia e una dozzina a casa sua. Nel 2019 Mari Osaka, la sorella della numero 2 al mondo Naomi, ha ricevuto una wild card al Miami Open attraverso IMG, il proprietario del torneo e la società di gestione di Osaka”.
Sempre la stessa pratica: un modo per corteggiare le star, garantendo ai fratelli i gettoni di presenza che ricevono agli eventi ATP 250 e 500.
Il problema principale è che queste wild card sono appannaggio delle principali nazioni del tennis, un altro modo per condividere la ricchezza. Le nazioni con il maggior numero di tornei offrono ai loro giocatori le maggiori opportunità.