Il presidente della Juve non tende la mano alla Uefa e neppure a Figc e Lega e non fa passi indietro, ma tutti i presidenti non tollerano più la sua arroganza
“Andrea Agnelli non ce la fa a tendere la mano e a fare un passo indietro, né nei confronti della casa matrigna europea, la Uefa, e neppure con la provincialissima madre, Lega di Serie A e Figc, che lo hanno definitivamente squalificato. Passi il «giuda» in clima derby con cui l’ha apostrofato il presidente del Torino Urbano Cairo alla fine dell’assemblea di lunedì sera, ma adesso sono tutti i presidenti dei 17 “club umani” a non tollerare più l’arroganza del n.1 della Juve ribelle”.
Lo scrive Massimiliano Castellani su Avvenire. La scintilla, dice, è la seguente:
“Alla constatazione pacifica che «con 350 milioni l’anno garantiti, lo scudetto lo vinceranno sempre Juve, Inter o Milan», Agnelli ha ribattuto severo: «Ma è così da ottant’anni, mi pare»”.
Castellani riporta le dichiarazioni della Roma, nettamente contraria al progetto Superlega e quella più tiepida del Napoli, con il tweet di De Laurentiis. E aggiunge:
“Ora siamo curiosi di sapere cosa dirà invece Agnelli ai tifosi juventini”.