Pubblicato il rapporto finale sull’inchiesta indipendente che svela decenni di abusi e violenze. Un sistema diffuso, che ha visto vittime eccellenti e allenatori condannati
“La FA ha agito troppo lentamente. E’ responsabile di gravi carenze istituzionali, per le quali non ci sono scuse. Non ha fatto abbastanza per tenere i bambini al sicuro”.
E’ la durissima accusa riportata nell’inchiesta indipendente, guidata da Clive Sheldon QC, commissionata dalla stessa Federcalcio, sulla pedofilia e gli abusi sessuali nel calcio minorile inglese. Uno scandalo enorme.
Generazioni di giovani hanno subito orribili abusi sessuali – scrive il Guardian – nelle giovanili di molte squadre di calcio professionistiche e dilettantistiche inglesi, a causa della totale assenza di politiche di protezione dei minori, ignoranza e ingenuità.
Il rapporto finale, che ora apre tutti i principali quotidiani online inglesi, parla di “fallimento istituzionale” per il ritardo nell’introduzione delle leggi di salvaguardia dopo il 1995, quando Barry Bennell ed abusatori seriali di alto livello, anche in altri in altri sport, erano già stati perseguiti e condannati. Ne abbiamo scritto anche qui.
L’inchiesta ha identificato falle nel sistema di protezione dei bambini in otto club professionistici, tra cui Chelsea, Aston Villa, Newcastle United, Southampton, Peterborough, e al Manchester City, Crewe Alexandra e Stoke City, dove Bennell era un allenatore delle giovanile.
La BBC fa schematicamente il riassunto di vittime eccellenti e abusatori seriali. Ed è un elenco da brividi.