“Immediato crollo del titolo in Borsa, mancati ricavi e possibili effetti collaterali su sponsor e marketing. I conti economici non contano come quelli sportivi”
“Un fallimento sportivo e un disastro economico”. Così La Stampa (ripresa da Dagospia) definisce l’eliminazione dalla Champions della Juventus. L’analisi economica del mancato passaggio ai quarti pesa tutta sulle spalle della gestione Agnelli, scrive il quotidiano torinese. E costa carissima, da vari punti di vista: l’immediato crollo del titolo in Borsa, i mancati ricavi nella competizione più ricca (solo i quarti valevano 10,5 milioni di euro) e i possibili effetti collaterali su sponsor e marketing.
“Un danno nel danno, visto che il bilancio del club è in profondo rosso anche per la crisi prodotta dal Covid: l’ultima semestrale al 31 dicembre 2020 ha visto raddoppiare le perdite con 113 milioni di passivo, mentre i ricavi sono scesi del 20% a 258 milioni e il patrimonio netto si è assottigliato da 239 a 125 milioni”.
La Stampa si sofferma ovviamente sul bilancio dell’operazione Ronaldo, con quell’investimento da più di 400 milioni di euro che non ha prodotto i risultati sperati.
“Non tornano i conti sul campo, figurarsi quelli economici. Questo flop, infatti, si trasforma in un problema serio per il futuro: i bianconeri incasseranno poco più di 83 milioni da questa edizione, un po’ meno dello scorso anno quando furono 86,4, ma hanno perso un potenziale tesoro da 30-40 milioni e i costi nel frattempo non sono diminuiti”.