Perugia, interrogata dai pm, la docente di Suarez respinge tutte le contestazioni mosse dalla Procura

La Spina ha spiegato di aver inviato i pdf al calciatore solo per illustrargli la preparazione. Delle sue frasi intercettate ha detto che erano espressioni superficiali

suarez

Il Corriere dell’Umbria riporta le ultime novità sull’inchiesta relativa all’esame farsa di Suarez per avere il passaporto italiano. Ieri i pm di Perugia hanno interrogato la docente di italiano di Suarez, Stefania Spina. Due ore di interrogatorio da remoto in cui la professoressa

“ha respinto al mittente tutte le contestazioni che la Procura di Perugia le muove nell’ambito dell’inchiesta”.

La Spina

ha ribattuto punto su punto, prendendo le distanze dai comportamenti degli altri indagati“.

Il quotidiano racconta:

“Ha spiegato le conversazioni avute con lui chiarendo di avergli inviato i Pdf con l’intento di illustrargli che tipo di preparazione avesse avuto Suarez. Ha escluso in maniera categorica di aver parlato di “copione” da seguire durante l’esame. Quanto invece alle intercettazioni – diceva che il bomber “non spiccica una parola di italiano” e “coniuga i verbi all’infinito” – Spina le ha giustificate come espressioni superficiali che non hanno inficiato il comportamento corretto da lei tenuto. Quanto al superamento dell’esame, che dava come cosa fatta, la docente ha invece chiarito che si è trattato di pronostico. Questo perché – ha detto ai pm – a causa del Covid si sarebbe tenuto un esame semplificato, solo con la parte orale. E a Suarez – è la versione della prof – non poteva che essere sottoposto il tema sulla famiglia, tra i possibili. Questo perché il calciatore non aveva vissuto in Italia quindi non avrebbe potuto parlare di argomenti che presupponevano una certa conoscenza del Paese”.

 

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