Al Fatto: «Per Italia-Turchia di Euro 2021 l’Olimpico potrebbe essere aperto. Servono immediati investimenti sulle strutture»

Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani di Roma, è stato tra gli ultimi a ricevere il vaccino per il coronavirus nella struttura sanitaria che ha quasi terminato il primo ciclo e racconta al Fatto Quotidiano di essere obiettivo, ma anche molto fiducioso
«È importante non farsi vincere dal terrore nella consapevolezza che col vaccino abbiamo uno strumento in più e vorrei fare un appello perché si possa accelerare anche l’impiego degli anticorpi monoclonali nella lotta al Covid, come ho già avuto modo di ribadire al ministro della Salute Roberto Speranza»
I numeri dei contagi in Italia restano altalenanti, ma non bisogna lasciarsi prendere dal terrore “perché penso che combattere il coronavirus senza serenità ci esponga ancora di più a errori”. Secondo Vaia dalla fine di gennaio cominceremo a vedere gli effetti delle restrizioni impiegate dal Governo e i numeri dovrebbero stabilizzarsi»
Vaia è stato anche consulente della Figc per la sanità e diede parere favorevole ai mille allo stadio.
«Servono immediati investimenti sulle strutture per rendere ingressi e spazi comuni consoni al momento storico. In mille seduti in uno stadio da 40 mila posti, col giusto distanziamento si può stare tranquillamente e si potrebbe anche stare in numero maggiore»
Crede che per la partita inaugurale di Euro 2021, Italia-Turchia, l’11 giugno a Roma, si potrà essere in più di mille quindi?
«Considerando il numero dei contagi e la percentuale dei vaccinati che avremo a giugno credo e spero, senza essere un indovino, che all’Olimpico potremo essere ben più di mille a tifare per gli azzurri. Sono fiducioso perché credo che presto ci sarà la possibilità di vaccinarsi 24 ore su 24 in gran parte d’Italia. Entro il 2021 vinceremo»