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Tortu: «Dopo la pandemia mi accamperò fuori lo stadio aspettando una partita della Juve»

La Gazzetta intervista il velocista, positivo al Covid: «Il vaccino? Sono convinto possa risolvere la situazione. Ed è grave che qualcuno non lo capisca» 

Tortu: «Dopo la pandemia mi accamperò fuori lo stadio aspettando una partita della Juve»

Il Covid ha colpito anche Filippo Tortu. Lo ha annunciato ieri lo stesso velocista sui social. Oggi la Gazzetta dello Sport lo intervista. E’ asintomatico, sta bene.

«Spero di uscirne in fretta. Ho cyclette, tapis roulant, pesi ed elastici. Il tono muscolare non ne risentirà».

Confessa di soffrire le quarantene.

«Le soffro. Non esco molto, ma le imposizioni incidono sul mio umore. Mi manca la possibilità di non avere scelte. Una certa libertà individuale. Egli amici. Ma rispetto a chi ha dovuto chiudere un’attività o ha perso il lavoro, non mi lamento».

Sul vaccino anti Covid:

«Sono convinto possa risolvere la situazione. Ed è grave che qualcuno non lo capisca. Prima spetta a chi opera nella sanità e alle categorie a rischio, poi agli altri. Per noi atleti sarà utile anche in chiave olimpica, soprattutto pensando al Villaggio».

Gli chiedono quale sarà la prima cosa che farà una volta che sarà finita la pandemia.

«Metterò una tenda fuori dallo stadio in attesa di una partita di Champions della Juve e andrò a un concerto di Paolo Conte».

 

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