Sul Corriere: Non sai mai chi segnerà, ma qualcuno certamente segnerà. E saranno gol diversi, fuori schema. Gol da squadra che si aiuta ma che inventa anche

“Roma-Inter consegna due squadre imperfette al campionato, brave ma incapaci di fare la partita per più di un quarto d’ora filato. Forse è questo il dato di oggi, per tutti. È un calcio stanco che cerca complicità nella stanchezza degli altri”.
Lo scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera, arrivando ad una conclusione:
“La conclusione è che il Milan continua a sembrare la squadra più vera anche con i panni impoveriti che sta vestendo. È una delle pochissime sul territorio che è una somma di uomini, usa tutto e in modo fantasioso. La Juve, l’Inter, la Roma hanno un gioco buono ma discontinuo, a tratti scompaiono”.
La Juve ha il suo uomo gol in Ronaldo, l’Inter in Lukaku, la Roma in Dzeko. Nel Milan è diverso:
“non sai mai chi segnerà, ma qualcuno certamente segnerà. E saranno gol diversi, fuori schema”.
Soprattutto, i gol del Milan sono gol da squadra.
“Lo scambio tra Hernandez, Diaz e conclusione di Leao di sabato col Torino, è un gol collettivo, da squadra che si aiuta ma che inventa anche. Non lascia mai l’impressione il Milan di essere arrogante, è piacevole e umile, sembra quasi limitato, ma poi guardi gli altri e ti accorgi che non è facile trovare di meglio”.