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L’Inghilterra cancellerà gli sponsor di scommesse dalle maglie, a furor di popolo

Il Telegraph: il divieto di Stato causerà un danno alla Premier da oltre 110 milioni di sterline. “Ma è una scelta di buon senso, combattiamo la ludopatia”

L’Inghilterra cancellerà gli sponsor di scommesse dalle maglie, a furor di popolo

Via gli sponsor di betting dalle maglie della Premier League. Niente più pubblicità dei Bookies. Basta. Il Governo inglese è pronto a vietare la visibilità commerciale del gioco d’azzardo, e lo farà entro il prossimo autunno.

Fonti vicine ai colloqui con Downing Street dicono al Daily Telegraph che i vertici del governo sono determinati a portare avanti la riforma del Gambling Act del 2005. A Whitehall affermano di essere consapevoli del “peggior tempismo possibile” per una scelta che proverà lo sport di enormi entrate.

Ma due terzi del pubblico britannico sostiene il divieto di questo tipo di sponsorizzazioni, dicono gli attivisti, e fa niente che la Premier ci perderà 110 milioni di sterline all’anno. La decisione del governo, dicono, sarà guidata “dalle prove. sull’influenza dell’industria delle scommesse sulla dipendenza dal gioco d’azzardo”.

Carolyn Harris, parlamentare laburista e figura di spicco nel gruppo parlamentare che si occupa della questione, si è detta fiduciosa che il Primo Ministro sia vicino a dare l’annuncio: “Per me, si tratta di buon senso che prevale sull’avidità, perché le squadre di calcio hanno modi alternativi per essere finanziati”.

Secondo uno studio condotto dalla professoressa Kate Hunt, dell’Università di Stirling, il “17,3% degli scommettitori sportivi maschili e del 16,6% degli scommettitori sportivi femminili ha iniziato a scommettere su nuovi giochi nel periodo della pandemia”.

Una ricerca di GambleAware aveva già stimato che fino al 2,7% degli adulti in Gran Bretagna – 1,4 milioni di persone – sono giocatori problematici.

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