Su Repubblica Napoli: «A Napoli non accade nulla di diverso da Milano. Non si capisce con chi ce l’abbia quando attacca social e siti»

La vittoria di ieri sull’Udinese salva la vita al Napoli “ma non dà la diagnosi” della malattia. Lo scrive Antonio Corbo su Repubblica Napoli.
“Di che soffre questo Napoli lento, confuso, esangue? Di che si lamenta Gattuso quando allude alla squadra? Di che ha bisogno un allenatore che deluso mette Napoli alla pari di Roma come città difficile nel calcio, lui che ha giocato e allenato tra gli umori volatili di Milano?”.
Quando parla di giovani che devono smanettare meno, scrive Corbo, “non si sa con chi ce l’abbia”. E anche quando accusa i siti, “attribuisce ai social un peso eccessivo” perché a Napoli non accade nulla di diverso da quanto accade altrove.
Corbo cerca di interpretare le parole del tecnico. Le vede come indice della sua solitudine.
“La prima interpretazione può essere questa: la solitudine di un allenatore in un ambiente che non conosce ancora bene o che non sente ancora suo, in un club che forse non lo assiste come vorrebbe, in uno spogliatoio che non riesce a trascinare nel furore delle sue ambizioni, in una coesione morale che fa di un mestiere una missione”.