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L’Equipe: Coltescu nella tormenta, in patria lo chiamavano “il pazzo”

Il giornale francese dedica una pagina intera al profilo dell’arbitro fragile accusato di razzismo: il presidente dello Steaua lo odiava, e nel 2015 fu quasi licenziato

L’Equipe: Coltescu nella tormenta, in patria lo chiamavano “il pazzo”

Sebastian Coltescu, il quarto uomo “razzista” di PSG-Basaksehir, è al centro della tormenta mediatica. Titola proprio così L’Equipe, che dedica una pagina intera al profilo di questo arbitro fragile, criticato in Romania da molti anni. E con una vita tra alti e bassissimi.

Ieri la stampa rumena ha ipotizzato che l’epiteto incriminato – “A la negru de là, a la negru” – rivolto verso la panchina della squadra turca, fosse stato pronunciato dall’assistente Octavian Sovre. Le immagini trasmesse da RMC Sport hanno sollevato molti dubbi.

In ogni caso Coltescu è il volto della polemica, L’Equipe riporta le voci sul suo passate che sono rimbalzate dalla Romania: “Ha tentato il suicidio due volte nel 2007 e nel 2008”, ha detto Radu Naum, di Digisport. La prima volta dopo il suo divorzio, la seconda dopo una partita in Prima Divisione (Gaz Metan – FC Brasov il 22 agosto 2008), nella quale aveva sbagliato quasi tutto”.

Ha fatto il suo debutto nella D1 rumena nel 2004 ed è diventato arbitro della FIFA due anni dopo. Il 20 settembre 2006 dirigeva la sua prima partita internazionale: Grecia-Austria.

Dopo i suoi tentativi di suicidio è andato in terapia, e ha impiegato sei mesi per riprendersi mantenendo una certa fragilità. Gigi Becali, uomo d’affari e politico rumeno presidente della Steaua, pochi mesi dopo la sua guarigione, durante una partita a porte chiuse dell’estate 2009, passò l’intero match urlando “Coltesculeeee!” Pazzo!”.

L’ex attaccante dell’FC Nantes, ora allenatore del Petrolul Ploiesti, lo ha incontrato più volte nella sua seconda carriera e all’Equipe dice: “Mi ha arbitrato molto da quando sono diventato allenatore. È un ragazzo ok. Non ho mai avuto la minima preoccupazione per lui”. Ma Radu Naum lo descrive come un arbitro che “può lasciarsi sopraffare dalle emozioni durante le partite, e perderne il controllo”,

È stato quasi licenziato nel 2015. Aveva annullato tre gol per la Steaua, due dei quali perfettamente validi. Furioso, Becali aveva lasciato lo stadio dopo il secondo gol di Astra Giurgiu. Si è ripreso, ed è stato selezionato per Euro 2016, dove è stato la riserva di Ovidiu Hategan, proprio l’arbitro della partita di Champions League rinviata per “razzismo” del quarto uomo. Un inedito.

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