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Dalla Romania: «Non è la voce di Coltescu, ma di Sovre che dice “negru”»

Il portale Fanatik riporta la testimonianza dell’ex arbitro Crăciunescu secondo cui non sarebbe il quarto uomo, bensì il guardalinee l’autore delle parole razziste durante Psg-Bașakșehir

Dalla Romania: «Non è la voce di Coltescu, ma di Sovre che dice “negru”»

Ci sarebbe un ribaltamento sulla situazione di Sebastian Coltescu, il quarto uomo accusato di razzismo durante la gara di ieri tra il Psg e il Bașakșehir. Il portale Fanatik infatti avrebbe riascoltato gli audio circolati insieme ad alcuni ex arbitri rumeni e risulterebbe che la voce in questione non sarebbe quella di Coltescu bensì quella di Sovre, il guardalinee.

Secondo quanto ricostruito fino ad ora il quarto uomo avrebbe utilizzato un espressione rumena, “negru”, che significa negro, per rivolgersi ad alcuni calciatori del Bașakșehir, Pierre Webo e Demba Ba. Ma le registrazioni audio e i video riporterebbero, secondo Fanatik, due diverse voci, una delle quali sarebbe Coltescu, mentre l’altra, quella che direbbe “negru” sarebbe quella di Sovre.

 Fanatik riporta le dichiarazioni di Ion Crăciunescu, ex arbitro di calcio rumeno. È famoso per aver arbitrato la finale della Coppa dei Campioni 1994-1995, giocata tra Ajax e Milan,

che supporta la teoria secondo la quale sarebbe stato il guardalinee a dire a Ovidiu Hațegan di eliminare il “nero”.

“A mio parere, è un errore anormale e grave, che è stato fatto da Ottaviano Şovre, non da Colţescu. Oggi ho riascoltato la registrazione e non era la voce di Colţescu. Era la voce di Shovre. È grave perché ripete questa parola tre volte.

Questo creerà un vero e proprio tsunami sugli arbitri che hanno commesso degli errori. Ho anche ascoltato la registrazione e conosco abbastanza bene sia la voce di Colţescu che quella di Şovre. Ad ogni modo, è una persona di brigata, peggio se è un assistente”

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