La Audisio ricorda Gianni Mura: le sue iniziali al posto dei cento nomi per descrivere il 2020

Su Repubblica. Alla voce "allenatori" ci sono i normal two, Gotti, Pioli e Gattuso, che "si toglie la benda dall'occhio e dal cuore e parla della sua malattia"

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Repubblica omaggia Gianni Mura con un pezzo di Emanuela Audisio che riepiloga il 2020 come avrebbe fatto la compianta firma del quotidiano. Ogni fine anno pubblicava i suoi Cento Nomi con i quali

salutava vincitori e vinti, offriva spunti, rileggeva lo sport, ma anche il mondo, premiando quelli che lo avevano più convinto”.

Mura, spiega la Audisio,

premiava i più sconosciuti, i più nascosti, ma anche i nomi affermati che per limpidezza si erano guadagnati la sua stima. Era come Zorro, vendicava i torti di chi magari non aveva ricevuto la giusta attenzione, faceva notare contraddizioni, segnalava le ingiustizie. Tutte insopportabili. Cercava il coraggio, la correttezza, la generosità. In un gol, in una vita, in una cucina”.

La Audisio utilizza le dieci iniziali che compongono il nome di Gianni Mura per stilare il decalogo delle parole dell’anno. Alla voce allenatori c’è anche una menzione per Gattuso.

Non gli special One, ma i normal Two. Quelli che non sbraitano, che non si credono inventori, ma riescono a farsi capire, senza darsi arie da celebrità”.

Il primo posto è per Hans-Dieter Flick, allenatore del Bayern Monaco. Per l’Italia si classificano Gotti, Pioli e Gattuso, appunto.

“Luca Gotti, 53 anni, tecnico dell’Udinese, è un altro che non sgomita per occupare la panchina. Ex assistente di Donadoni e di Sarri, dice: «Non voglio fare il primo allenatore, non mi interessa. La fama e i soldi non sono una mia priorità». Stefano Pioli che al posto dell’addio piazza la calma del restare e con l’affetto verso i suoi giocatori ne fa un gruppo di testa. Gennaro Gattuso si toglie la benda dall’occhio e dal cuore, e parla della sua malattia, la miastenia oculare: «Voglio dirlo a tutti i ragazzini che non si vedono bene allo specchio: la vita è bella e bisogna affrontarla senza nascondersi».

 

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