Il Giornale: la Juve provò a scaricare su Suarez la colpa dell’accordo con l’Università di Perugia

Per la Procura una talpa avvisò il club dell'inchiesta e fu la Juve a promettere all'ateneo vantaggi economici e di immagine. Verrà contestato il reato di corruzione? 

la juve ha detto addio a paratici

Il caso Suarez, con l’audizione del calciatore da parte della Procura di Perugia, è su tutti i quotidiani, con diversi particolari interessanti. Ne scrive anche Il Giornale che si sofferma sul fatto che la Juventus ha provato a scaricare tutto sul calciatore, ma senza riuscirci.

Il calciatore e i suoi procuratori hanno capito bene di non essere nel mirino degli inquirenti, e l’interrogatorio lo conferma. Eppure negli ambienti bianconeri si era cercato di fare credere che il vero responsabile dell’accordo sottobanco con l’università fosse proprio Suarez, visto che – una volta sfumato il trasferimento alla Juve – diventare cittadino italiano e quindi comunitario lo avrebbe reso più appetibile sul calciomercato. Non è un caso che Maria Turco, avvocato della Juve, nella sua prima dichiarazione pubblica sostenne di avere «nella mia veste di legale messo in contatto lo staff del calciatore Luis Suarez con l’università di Perugia». Un modo per rifilare il cerino acceso all’entourage di Suarez. Ma la Procura è arrivata a conclusioni opposte: a prendere accordi con l’ateneo, e a promettere vantaggi economici e di immagine, fu la Juve, nella persona proprio dell’avvocato Turco”.

Proprio la legale, l’8 settembre, chiese al telefono (intercettata) che per Suarez fosse fatta «una cosa da principianti», nonostante il livello B1 dovesse essere riservato a chi già padroneggia la lingua italiana. Sei giorni dopo, in un’altra telefonata, la Turco cambia tono, scrive il quotidiano:

“spiega che la «linea della Juve» è «fare tutto in regola», trattando il calciatore «come un Mohammed qualsiasi»: ma la spiegazione per i pm è semplice, una talpa ha soffiato a Torino dell’esistenza dell’inchiesta. E a quel punto, sapendo di essere intercettati, gli indagati iniziano a parlare in tutt’altro modo”.

La testimonianza di Suarez, che ha confermato di aver ricevuto in anticipo le domande di esame e che dunque la prova era fasulla, conclude il giornale, spazza via gli ultimi dubbi degli inquirenti sul punto.

A questo punto la chiusura dell’inchiesta potrebbe essere vicina, con gli avvocati della Juve a rischio di finire sul banco degli imputati per falso ideologico e Paratici per falsa testimonianza. Ma l’ipotesi più pesante di tutte, il reato di corruzione, ancora non si conosce se verrà davvero contestata, e a chi“.

 

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