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Ibrahimovic: “La Serie A è il campionato più difficile per un attaccante”

L’attaccante svedese alla BBC: “In Italia le squadre puntano a non subire gol. Non corro più come un tempo, ma lo faccio in modo più intelligente”

Ibrahimovic: “La Serie A è il campionato più difficile per un attaccante”

Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan, ha rilasciato un’intervista alla BBC di cui si riporta un estratto.

Stiamo andando molto forte, ma ancora non abbiamo ancora vinto niente, dobbiamo tenerlo a mente. Giocherò fin quando non potrò più fare ciò che sto facendo adesso. Io devo soltanto mantenermi in forma, il resto viene da sé. Ho giocato contro Paolo Maldini e ora gioco con suo figlio, Daniel. Spero di poter giocare anche col figlio di Daniel, sarebbe un miracolo.

Quando sono venuto al Milan la prima volta era un club di vertice, la seconda invece doveva diventarlo di nuovo per tornare nel luogo a cui appartiene. Si tratta di una sfida che mi piace perché quando tutti dicono che è troppo difficile, che è quasi impossibile, è lì che entro in scena ed è lì che mi sento vivo, sono molto motivato.

Dopo quello che mi è successo al Manchester United nel 2017 mi sono detto che fino a quando potrò giocare a calcio, vorrò giocare a calcio. Non voglio essere qua per ciò che ho fatto in passato, voglio dare ancora qualcosa e tirare fuori il meglio di me ogni giorno. E continuerò a farlo finché non sarò più in grado di fare certe cose.

Non sono lo stesso giocatore di qualche anno fa: sono onesto, non corro più quanto correvo prima. Ora corro in modo più intelligente. La ragione per cui dico che il campionato italiano è il più difficile per un attaccante è che è molto tecnico e la filosofia è quella di non subire gol piuttosto che segnarlo.

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