“Sono ottimista. Oggi c’era un parterre di gente preparata che si era studiata le carte. Non è che abbiamo fatto di testa nostra…”

Ottimismo. E’ la parola chiave. Aurelio De Laurentiis esce sollevato dall’udienza al Coni sula sconfitta a tavolino per Juve-Napoli. E si aspetta che la sentenza dei primi due grandi sia ribaltata. Una sentenza che il Presidente del Napoli definisce “iniqua”:
“Molto complicato fare le udienze in video come l’altra volta. Oggi oggi c’era un parterre di gente preparata che si era studiata le carte, gli avvocati hanno avuto anche un percorso più semplice e breve. Non siamo stati due ore a parlare, sono prudentemente ottimista. Dovrebbe competere alla procura sempre”.
“Mi aspetto che secondo equità e giustizia venga cancellato un giudizio iniquo che è stato forzatamente portato sul tavolo. Noi abbiamo sempre rispettato tutto, io ho sempre rispettato la Lega, la FIGC, il CONI e la Giustizia in senso generale. A un certo punto non è che uno fa di testa propria”.
De Laurentiis poi si lascia andare ad un discorso più generale sullo stato del Paese:
“Io ho deciso di non andarmene quando avevo 19 anni e quindi in questo paese ci voglio rimanere. Sono uno che non abbandona mai la capacità di combattere e spero che dalle prossime elezioni questo paese cambi, ma dal punto di vista della Costituzione e degli italiani. Gli italiani dovrebbero votare tutti e metterei una multa da 100mila euro per chi non va a votare… Qui noi abbiamo una squalificata rappresentanza degli italiani da 50 anni al Governo. E 50 anni sono tanti. Hanno minato il futuro dei nostri figli, dei nostri nipoti, che classe dirigente avremo noi per i prossimi ventenni?”