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Casarin al Corsera: Maradona ha segnato il tempo, ci sarà un calcio prima e dopo Diego

Lo arbitrai contro il Manchester, 23enne capitano del Barcellona era preoccupato per per l’integrità dei suoi piedi e mi chiedeva di difenderlo dagli inglesi

Casarin al Corsera: Maradona ha segnato il tempo, ci sarà un calcio prima e dopo Diego

Maradona visto dagli arbitri, un’altra declinazione del genio che ci ha lasciato una settimana fa. Questa volta a parlare di lui al Corriere della Sera e l’ex arbitro Paolo Casarin

Nel 1983 arbitrai Diego per la prima volta a Manchester: era il capitano a 23 anni del Barcellona. Piccolo, con il gagliardetto in mano, mi sembrò poco più di un ragazzo. Travolto dal risultato, ma preoccupato solo per l’integrità dei suoi piedi; mi chiedeva spesso di proteggerlo dagli inglesi. Quel Diego, tre anni dopo, in Messico, ha vinto un Mondiale da solo

Maradona in quel mondiale scartò tutto e tutti e dimostrò che da solo era più forte dell’intera Inghilterra. Sul famoso gol di mano Casarin ricorda

Tante volte gli ho chiesto ragione del gesto. Risposte incerte e talvolta forti. «Paolo… non mi sono accorto», oppure «Paolo, vaff…!».

Maradona era un grande in tutti i sensi, spiega Casarin, uno che entrava nello spogliatoio con una radio gigantesca a tutto volume, ma era sempre pronto a difendere chi ne avesse bisogno.

Maradona ha segnato i gol e segna il tempo; siamo nel calcio dopo Diego e c’è quello, ormai catalogato, prima dell’arrivo del Diego di Villa Fiorito.

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