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Barbacetto: l’operazione San Siro è un imbroglio, Scaroni spieghi chi c’è dietro al Milan

Sul Fatto: è la più anonima e segreta delle manovre finanziarie che Sala lascia nelle mani di una proprietà non specificata. Chi sono i due napoletani che siedono nel cda rossonero?

Barbacetto: l’operazione San Siro è un imbroglio, Scaroni spieghi chi c’è dietro al Milan
Il presidente del Milan Paolo Scaroni

Sul Fatto Quotidiano, Gianni Barbacetto affronta la questione Stadio San Siro e la spinosa vicenda della vera proprietà del Milan. Secondo un’inchiesta di Report, non sarebbe il Fondo Elliott a controllare il club rossonero, ma una fitta rete di società offshore che fanno capo in Lussemburgo a due semi-sconosciuti finanzieri napoletani: Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo.

Barbacetto definisce l’operazione stadio, come “la più confusa, pericolosa e meno trasparente delle operazioni finanziarie in corso a Milano“, sulla quale sta premendo, coprendola, il presidente del Milan, Paolo Scaroni. “L’operazione stadio di San Siro – scrive – è, innanzitutto, un gigantesco imbroglio” ma “anche la più anonima e segreta delle manovre finanziarie“.

Il sindaco Sala la lascia nelle mani di società di cui non si conosce bene l’esatto proprietario.

Ci spieghi Scaroni chi sono due dei membri del suo consiglio d’amministrazione, Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo“.

I due napoletani di cui si è occupato Report.

“Non sono lontani dagli ambienti berlusconiani, visto che avevano come socio Giuseppe Cipriani, l’erede dell’Harry’s Bar, l’ex compagno di Nicole Minetti, ex igienista dentale di Berlusconi, ex consigliera regionale della Lombardia, ex coordinatrice delle ragazze del bunga-bunga”.

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