Prandelli: “Gli italiani si sono tolti l’etichetta di difensivisti”
L’allenatore a Radio 1: “Il nostro calcio sta crescendo. Per la Fiorentina sarò un allenatore-tifoso, credo molto in questa squadra”
L’allenatore a Radio 1: “Il nostro calcio sta crescendo. Per la Fiorentina sarò un allenatore-tifoso, credo molto in questa squadra”
Cesare Prandelli, allenatore della Fiorentina, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio 1.
Mancini sta facendo un gran lavoro, ieri ne mancavano 20 e nonostante tutto l’Italia ha vinto. È un lavoro che parte da lontano, dal 2010, e sono stati fatti grandi risultati anche a livello internazionale. Ora c’è molta scelta e molta capacità a cambiare sistema di gioco: il nostro calcio sta crescendo, ci siamo tolti l’etichetta di difensivisti.
Sono orgoglioso di esser stato commissario tecnico della Nazionale. Forse sarebbe opportuno pensare a un momento in cui giocano soltanto le nazionali, così il campionato sarebbe più veloce e molti presidenti non si lamenterebbero. È una questione di organizzazione.
Alla Fiorentina il mio obiettivo è far crescere la squadra, non si può avere un’idea ben precisa di cosa raggiungere. Kouamé e Cutrone hanno voglia di migliorare, giocheranno tutti. Ribéry non può avere la responsabilità di ogni azione, ma sul fronte offensivo può giocare dappertutto. Per la Fiorentina non ho richieste, credo molto in questa squadra e infatti ho detto “Tra 2-3 mesi sarete voi a chiamarmi per il rinnovo”. Sarò un allenatore-tifoso. Per lo scudetto ci sono 8 squadre, non solo la Juve: la pandemia ha complicato tutto.