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Carnevale: «Insigne è un fuoriclasse. L’avrei voluto io nella mia squadra»

Alla Gazzetta: «Il Napoli quest’anno ha una grande possibilità. Gattuso è molto bravo, è un uomo di calcio, umile. A Napoli si vince solo se si è umili»

Carnevale: «Insigne è un fuoriclasse. L’avrei voluto io nella mia squadra»

La Gazzetta dello Sport intervista Andrea Carnevale, ex attaccante del Napoli e attuale dirigente dell’Udinese. Fa una previsione su Napoli-Milan.

«Il Napoli quest’anno ha una grande possibilità e mi auguro di non sbagliarmi. Gattuso è molto bravo, è un uomo di calcio, umile. A Napoli si vince solo se si è umili. Il suo modo di fare fa innamorare i giocatori, ho avuto questa sensazione. Sa esserti amico, ma sul lavoro non guarda in faccia a nessuno. Su questo mi ricorda Bianchi, un allenatore pratico e diretto che ripeteva spesso: “Solo a uno non posso rompere le scatole: è Maradona”. E lo disse anche quando allenò alla Roma, a un altro giocatore prestigioso. Il Milan si batte soltanto con un gruppo coeso, con venti giocatori che la pensano come l’allenatore, perché rispetto all’anno scorso i rossoneri sono molto forti. Occhio a Ibrahimovic, perché anche a 39 anni riesce ancora a fare la differenza».

Sono entrambe candidate allo scudetto, per Carnevale, ma con un occhio di favore in più per gli azzurri.

«Metto un po’ più in alto il Napoli perché ha una rosa più competitiva. Il Milan è bello perché è giovane con un fuoriclasse esperto, è una squadra di prospettiva. Pioli sta facendo un piccolo capolavoro. E, poi, Maldini e Massara sono bravissimi. La Juventus non è una schiacciasassi come negli ultimi anni. In genere vinceva il campionato già nel girone d’andata, invece ora sta un po’ faticando. L’Inter verrà fuori, ha tanti campioni. Per me è più forte del Milan e del Napoli. Insigne? È un fuoriclasse, aveva soltanto bisogno di un po’ di tempo. Ora si è preso Napoli sulle spalle. Fa la differenza, l’avrei voluto io nella mia squadra: sai quanti gol avrei fatto? Insigne è il classico giocatore che sa premiare i movimenti, con quel piede che ha. Lo ammiro tantissimo».

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