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Aquilani e l’anno a Liverpool: “Benitez puntava su di me”

L’intervista dell’ex centrocampista al Guardian: “Non ero il sostituto di Xabi Alonso. Se nel 2010 avessimo vinto l’Europa League sarebbe cambiato tutto”

Aquilani e l’anno a Liverpool: “Benitez puntava su di me”

Alberto Aquilani, allenatore della formazione Under 19 della Fiorentina, ha rilasciato un’intervista al Guardian in cui ha raccontato il suo anno a Liverpool, nella stagione 2009/10.

La vita di un calciatore può cambiare con un solo episodio. Se nel 2010 fossimo arrivati in finale, avremmo avuto una grande occasione per vincere l’Europa League contro il Fulham. Avrebbe cambiato il mio destino a Liverpool, invece il mio gol in semifinale, il modo in cui giocai è stato tutto dimenticato.

Gli inizi furono difficili a causa di alcuni problemi alla caviglia destra, da cui stava ancora recuperando all’epoca del suo trasferimento ai Reds.

Quando si paga un giocatore molti soldi, i tifosi vogliono vederlo giocare ma io non potevo. Benitez mi disse di non preoccuparmi, che sarei stato assente per la prima parte della stagione ma che poi sarei stato bene. Mi vedeva un giocatore su cui puntare a lungo, qualcuno su cui il club puntava per i prossimi cinque anni.

Aquilani dovette fare i conti con la pressione di essere bollato come il sostituto di Xabi Alonso.

È stata una costruzione mediatica: il Liverpool vende Xabi Alonso e compra Aquilani per sostituirlo. Ma non l’ho mai vista in questo modo. Lui era un grande giocatore, ma io ero un giocatore diverso, più offensivo.

Tutto cambiò con l’addio di Benitez e l’arrivo di Roy Hodgson in panchina.

Ci incontrammo, mi parlò in italiano da vero gentiluomo. Ma mi disse che voleva Joe Cole e rendere la squadra più inglese. Era ovvio a quel punto che non avrei avuto molto spazio e decisi di tornare in Italia (alla Juventus, ndr). Forse è stato un errore, perché da giocatore quando ti trasferisci in un nuovo paese ci devi stare almeno tre anni per capire tutto nel modo giusto. Liverpool è stata una grande opportunità per me. Forse la gente pensa che non sia stato un grande affare ma è stato un bellissimo momento della mia vita: un anno che non dimenticherò mai.

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