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Galli: «L’apertura di uno stadio a mille tifosi non impatta. Aspetterei però prima di far salire i numeri»

Al CorSera: «Tampone per rientro a scuola? Il meccanismo è complicato, rischia di bloccare tutto. I genitori di fatto sono “quarantenati” in attesa dei risultati. Abbiamo bisogno di test rapidi».

Galli: «L’apertura di uno stadio a mille tifosi non impatta. Aspetterei però prima di far salire i numeri»

Sul Corriere della Sera un’intervista a Massimo Galli, primario di Malattie infettive al Sacco di Milano.

«Dopo un’estate condotta in maniera non prudente in molte parti del Paese, c’è stata una ripresa dei contagi. Il virus non se ne è mai andato. Il rialzo dell’età media dei casi suggerisce che l’infezione si sia diffusa nel contesto familiare. I numeri finora sono sostenibili. Tuttavia la medicina territoriale ha bisogno di essere irrobustita, per contenere i focolai».

Sulla riapertura delle scuole:

«L’impatto si vedrà nelle prossime due-tre settimane. Ora è presto: una parte degli istituti ha ripreso le lezioni il 14 settembre, altri dopo le votazioni».

Galli commenta anche l’ultima circolare del Ministero della Salute, che ha stabilito la necessità di fare il tampone agli alunni in caso di sintomi sospetti.

«Il meccanismo è complicato, rischia di bloccare tutto. I genitori di fatto sono “quarantenati” in attesa dei risultati. Abbiamo bisogno di test rapidi. Penso a quelli in grado di trovare l’antigene del virus nel secreto nasale: danno risposte in un quarto d’ora».

Galli esclude che il virus sia cambiato.

«Non è cambiato significativamente. La prima ondata è stata generata da un unico ceppo virale, con capacità infettante e diffusiva maggiore. Il punto è l’ospite. Se è anziano e con patologie, può andare incontro a gravi conseguenze. Alcuni studi, come quello condotto su Castiglione d’Adda, ci dicono inoltre che giovani e bambini si infettano meno degli anziani. Un’informazione importante per una ripresa delle lezioni meno ansiogena. Ma se il bambino si contagia può diffondere il virus in famiglia».

E si esprime anche sul ritorno del pubblico negli stadi:

«L’apertura di uno stadio a mille tifosi non impatta. Aspetterei però prima di far salire i numeri».

 

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