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De Laurentiis: “Se i miei calciatori torneranno positivi per la Uefa saranno guai storici”

Il presidente del Napoli in occasione della chiusura del ritiro estivo di Castel di Sangro. “Perché nessuno di voi fa sentire irresponsabile la Uefa che antepone le Nazionali ai club? Non poteva slittare tutto visti i ritardi dal Covid?”

De Laurentiis: “Se i miei calciatori torneranno positivi per la Uefa saranno guai storici”

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha parlato in conferenza stampa nel giorno della chiusura del ritiro della squadra a Castel di Sangro. Con lui, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, il vice-presidente Edo De Laurentiis ed il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso.

Un titolo per questo ritiro?

“Difficile trovarne uno. In ritiro ci sono tanti cambiamenti, il mercato che scorre in parallelo. Si è molto compressi nei propri ruoli, con una grandissima concentrazione. Qui abbiamo trovato delle eccellenze. Oggi gioca la Nazionale a porte chiuse, noi qui invece oggi giocheremo la seconda partita a porte semi aperte. Grazie quindi a Marco Marsilio che, primo in Italia, ha avviato la riapertura degli stadi in tutta sicurezza. Sapete come la penso, a me piacerebbe dire il Napoli non scende in campo. Io ce l’ho con la Uefa, mi auguro che quando rientreranno i nostri calciatori non siano positivi perché sennò per la Uefa saranno guai storici. Nessuno ha mai detto nulla, io dirò moltissimo. Ma con i fatti, con gli avvocati”.

16 anni dall’acquisto del Napoli. Momenti più belli? Rimpianti? Cosa c’è da fare?

“I momenti più belli sono tutti, rimpianti nessuno. Bisogna cambiare il calcio, di chi ha paura del futuro e dell’ignoto, è un mondo di vecchi“.

Sulla riapertura degli stadi:

“Si parla di Federazione e di Lega, ma loro non possono nulla davanti al Comitato scientifico nazionale. Quello che può accadere è che i governatori delle Regioni possano decidere in autonomia per la riapertura degli stadi. Il problema sono le elezioni in alcune Regioni, noi giochiamo la prima fuori casa il 20. Speriamo che dopo si possa riaprire al 50% il San Paolo“.

Sta iniziando un nuovo ciclo per il suo Napoli?

L’obiettivo è la sopravvivenza. In un contesto di stupidità, in un campionato falsato, noi sopravviviamo. Quando il campionato tornerà serio, non traumatizzato dalla stupidità di molti, allora torneremo a parlare di obiettivi. Non sappiamo ancora se sarà un campionato normale o se Gravina avrà la forza di modificare la formula, con play-off e play-out. Agli italiani piacciono tanto le chiacchiere, ma poi nessuno ha le palle per modificare le cose“.

Per Koulibaly vi state avvicinando alle condizioni del City?

“Ho dato una risposta via sms a un giornale inglese che mi ha chiesto mezz’ora fa e gli ho detto che il City sostiene che non può parlare con me per il problema Jorginho, quindi come può alimentarsi una negoziazione seria per un giocatore?”.

Cosa le è piaciuto del ritiro?

“Il convegno col collegamento da Miami è stato seguito in tutto il mondo, i tifosi del Napoli sono 83 milioni certificati Nielsen solo nel mondo occidentale. Mi è piaciuto tutto, da bambino avevamo una tenuta al confine con l’Abruzzo, una zona ancestrale, dove i valori della terra, reali, della vita, con la sveglia all’alba ed il rientro al tramonto, il poter raccogliere e mangiare un pomodoro o pescare. Quell’atmosfera l’ho ritrovata qui e l’accoglienza è stata strepitosa, come se fossimo insidiati qui da sempre e poi tutti i tifosi con la mascherine che hanno capito le limitazioni per le foto. Ed avete visto gli impianti sportivi, che molti ignorano, ma sono strepitosi, 3 campi in erba, uno in sintetico, un palazzetto dello sport insonorizzato. E le autorità si sono comportate in maniera istituzionale ma anche imprenditoriale, trovando l’accordo in tempi molto brevi”.

Ha avuto contatti con De Luca per la riapertura degli stadi? Possibile una prima apertura per l’amichevole con il Pescara?

“Noi giochiamo l’11 l’amichevole, il 21 ci sono le elezioni, è più importante un’amichevole o quando giocheremo col Genoa?”.

Ha fatto una stima delle perdite causate dall’emergenza Covid?

Viaggio per il futuro con una perdita prevista tra i 150 e i 200 milioni. Non è una cosa molto piacevole, no?”.

Con l’addio di Koulibaly resterebbero solo Mertens e Insigne. Con Gattuso si apre un nuovo ciclo?

L’era non resta in piedi per i giocatori. Vengono sempre riplasmati dall’allenatore di turno. Quanto insegnato da Sarri è stato cancellato da Ancelotti, poi Gattuso ha utilizzato in maniera diversa il 4-3-3 sarriano ed ha trovato le sue difficoltà per ottenere subito i risultati. Non è che passi al 4-3-3 e torna tutto uguale. Il calciatore non è un computer. Le situazioni ambientali e l’inserimento dei nuovi arrivati possono creare dei disinnesti sui quali bisogna saper lavorare”.

Sulla polemica con Radio Kiss Kiss Napoli.

“Volevo fare una precisazione perché ho visto un comunicato dei giornalisti. Non hanno capito nulla, la mia questione è per i due editori, i signori Niespolo, io ci metto tanto, spendo centinaia di migliaia di euro per avere indagini Nielsen con 83 milioni di tifosi azzurri e 15 solo negli Usa e Canada ed io devo avere la violenza di non mandare a livello nazionale il ritiro e le interviste? Se mi chiedi l’intervista ad Osimhen, viaggia sulla bocca del mondo, costato 80 milioni, perché devo dirlo solo alla Campania e non al tifoso del Napoli di Milano o Bologna? Allora ve l’ho detto con le buone, sono 3 anni e non lo volete capire e allora dico mi avete stancato, non potete essere da Napoli. Cosa significa radio ufficiale del Napoli, dovete fare una radio di una squadra campana di Serie B. Ho sempre detestato i furbi. Io ci metto 3 secondi a fare una web radio seguita in tutto il mondo, ho fatto questa precisazione perché poi i giornalisti si sono lamentati, ma non ce l’ho con loro, anzi sono sempre stati molto carini, ci siamo inventati anche dei giochi in ritiro ma questa creatività resta ferma solo alla Campania e determina che il Napoli è una provinciale. Io ho lasciato Los Angeles non per una provinciale, mettetevelo in testa”.

Ha detto che cederà i big di fronte a grandi offerte. Fabian è il più richiesto…

Io non ho notizie di grandi offerte. Le richieste si fanno con le proposte, è appetito da quando è arrivato, ma dietro i calciatori c’è tutto un contesto comunicativo e smuovono ad arte”.

Parla di fatturati in calo: ha mai pensato di istituire qui una cittadella per la famosa cantera?

“E’ un’idea intelligente, ma va verificata, approfondita. La cantera non è semplice. Lei ha un bravo giocatore a 17-18 anni, lo fa debuttare nel Napoli? Gli fa fare 2 partite e lo rovina o un campionato di B e C che lo formi nelle difficoltà in società dove non c’è ricchezza o organizzazione come col Napoli? La cantera è un discorso che praticavo all’inizio, per 6-7 anni, ma poi mi sono chiesto: è davvero produttivo? Mio figlio ha un’altra squadra, il Sud è una cantera totale, ma mi insegnate che il territorio è difficile, i genitori appena possono piazzarsi al nord lasciano tutto. Vi dimenticate che il paese è in mano alla delinquenza, un fatto mondiale, ci sono delinquenze radicali e conviviamo ed accettiamo che non ci sia più un’etica, poi diventa difficile parlare di valori, cantera, giovani, investimenti. Io preferisco prendere uno cresciuto altrove, quanto costa 3 milioni? Cristiano, prendiamolo! Preferisco così. Io non voglio sentire confronti con la Juve o col Milan, io non ho 456 milioni di debiti o 380, nell’ultimo anno la Serie A ha collezionato 4 miliardi di debiti. Non raccontiamoci le favole”.

De Laurentiis si rivolge alla stampa presente:

Perché nessuno di voi fa sentire irresponsabili i dirigenti della Uefa che antepongono le nazionali ai club? Non poteva slittare tutto visti i ritardi dal Covid? Perché non sottoponete a stress chi non mette denaro, ma lo prende soltanto? Loro non rischiano nulla, così è facile prendere decisioni. I media sono ‘appecoronati’, non ci sostengono in questa battaglia“.

Interviene Giuntoli:

“Voi fate le formazioni di Gattuso, Ospina titolare e Meret 50 milioni di euro. Però è vero, vale 50 milioni“.

Un voto a Gattuso ed alla squadra per questo ritiro?

A Gattuso e alla squadra un dieci con lode. Nei primi cinque giorni hanno lavorato con una grandissima intensità, poi ci sono state tredici assenze con le nazionali. Voglio ridere poi, se qualcuno ha il Covid. Il punto è questo: se Gattuso avesse avuto tutti a disposizioni alla prima di campionato non ce ne sarebbe stato per nessuno, chiunque avremmo incontrato”.

Viene dato spazio alle domande dei tifosi. Cosa pensa della candidatura di Nicchi ai vertici arbitrali?

Nicchi purtroppo è supportato dal mio amico Lotito, lui appartiene alla prima Repubblica ed è giusto che sostenga Nicchi. Purtroppo la testa non gliela cambi…”.

Ha perplessità sul 4-2-3-1? 

“Vi siete intestarditi con il 4-2-3-1. Questo è un modulo allo studio di Gattuso insieme al 4-3-3. Il tecnico non ha avuto un mese di ritiro come negli altri anni, è difficile trovare una giusta organizzazione. I moduli non servono a niente, un bravo allenatore li modifica in corsa a seconda della necessità o della squadra avversaria”

Interviene Giuntoli:

“La volontà del mister è di avere un altro modulo per essere imprevedibile, la differenza è che 4-3-3 è più di palleggio, nel 4-2-3-1 più verticalità e verranno usati in base alla situazione”.

In caso di campionato falsato può ritirare la squadra?

Sono stronzate queste, come uccidere la moglie se la trova a letto con un altro. Dobbiamo ragionare, senza le porte aperte e con meno impegni ravvicinati per evitare incidenti, anche quest’anno sarà falsato. Prima con le estrazioni a convenienza, con la compartecipazione di qualche persona compiacente, con calendari poco onesti, augurandoci sempre della buona fede ma l’italia al 95% è collusa ed io non mi meraviglierei di altro. Quest’anno è falsato, senza pubblico super-falsato, giocando 3 volte a settimane stra-strafalsato, con gli infortuni chi pagherà, l’Uefa? Organizziamo un pool di avvocati. Prima le nazionali prendevano i calciatori senza pagare nulla ai club, poi è nata l’Eca e quella è stata una prima vittoria. Quando attaccavo Platini mi dicevano chi te lo fa fare, magari mi hanno mandato qualche arbitro in Europa che mi ha fatto perdere qualche partita, ma vuoi mettere la soddisfazione della libertà? Ora Blatter e Platini dove sono? Ancora alla Uefa? No, ed io sono contento“.

 

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