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Castagne: «Ho lasciato l’Atalanta per motivi tecnici. Gasperini non spiega perché ti tiene fuori»

Alla Gazzetta: «Ho deciso dopo la partita contro il Psg. Sono stato provato titolare tutta la settimana, alla vigilia sono stato escluso. A Bergamo devi capire e adattarti al gioco di Gasperini: se ce la fai, non ti fermi più»

Castagne: «Ho lasciato l’Atalanta per motivi tecnici. Gasperini non spiega perché ti tiene fuori»

Timothy Castagne racconta alla Gazzetta dello Sport perché ha lasciato l’Atalanta per il Leicester: motivi tecnici, non economici.

«Avrei potuto rinnovare il contratto, la decisione è maturata dopo la partita contro il Psg. I soldi non c’entrano, ha pesato la situazione tecnica. Sono stato provato nell’undici titolare tutta la settimana, alla vigilia sono stato escluso. E onestamente, è stata una sorpresa. Inoltre avevo bisogno di giocare con regolarità, nello stesso ruolo: una volta ero a destra, un’altra a sinistra, un’altra in panchina… Non era proprio il massimo. Detto ciò, non potrei mai parlare male di qualcuno: semplicemente, volevo trovare continuità».

Su Gasperini dice:

«Tecnicamente e tatticamente è uno dei top in assoluto, ma a livello umano non c’era un grande rapporto: non perché ci fosse qualche particolare problema tra noi. Ha il suo modo di fare: per esempio, se stai fuori sarebbe importante avere una spiegazione da parte dell’allenatore, aspetto che con lui mancava. Ma va bene così: ciò mi ha reso più forte mentalmente. A Bergamo è fondamentale capire e adattarsi al gioco di Gasperini: se ce la fai, non ti fermi più. Come club per un giovane solo l’Ajax può essere superiore».

 

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