A Radio Punto Nuovo: “La nuova stagione? Ora sappiamo cosa ci aspetta. Le società di alto livello terranno conto del fatto che potrebbe esserci bisogno di rose ‘larghe’”

Il vice presidente dell’Assocalciatori, Umberto Calcagno, ha parlato in diretta su Radio Punto Nuovo.
“Sapevamo che lo slittamento della stagione passata avrebbe creato un ingolfamento dei calendari, ma nessuno poteva prevedere cosa sarebbe successo. Ad oggi la situazione è conosciuta, quindi le società di alto livello terranno conto del fatto che potrebbe esserci bisogno di rose ‘larghe’ per gestire psicologicamente e fisicamente la stagione che verrà. Non ho dubbi sul fatto che anche le società che non hanno impegni come coppe, si attrezzeranno per poter far respirare un po’ tutta la squadra”.
Calcagno non ha nascosto una certa preoccupazione.
“Preoccupazione? C’è. Lo stress sarà diverso rispetto al normale, in questo momento però non ci sono alternative migliori. Dobbiamo convivere con il virus, dobbiamo abituarci a disputare probabilmente un intero campionato con una fase epidemiologica, al momento sotto controllo”.
Sulla riapertura degli stadi:
“I calciatori sono i primi a voler avere i propri tifosi allo stadio, ma non è qualcosa di nostra competenza. Anche il Coni auspica per la riapertura, ma siamo tutti nelle mani del Cts. Stiamo spingendo affinché ci possa essere un’apertura in questo senso, nelle misure in cui è possibile farlo. Tornare alla normalità sarebbe molto bello ed un bel segnale per l’intero Paese”.