La Stampa: facile dare tutte le colpe a Sarri, anche Paratici dovrà dare qualche spiegazione
E meno male che un fuoriclasse in piena maturità, Dybala, s’è impuntato per rimanere a Torino: anche a lui, e non da Sarri, era stato dato il benservito

L’esonero di Maurizio Sarri alla guida della Juventus non è solo figlio dei fallimenti come la sconfitta contro il Lione che è costata ai bianconeri la tanto agognata Champions, scrive Antonio Barillà su La Stampa
c’è la consapevolezza di un’incompatibilità più ampia, nell’atteggiamento e nello stile. Più calciatori si sono lamentati per i modi spicci e a volte rudi utilizzati e alcune uscite pubbliche hanno inciso quanto certi risultati deludenti
Forse la Champions avrebbe potuto salvarlo, ma la sconfitta, con il conseguente danno per il portafoglio di Agnelli, sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ma Barillà assolve Sarri, almeno in parte
onestà impone di chiedere spiegazioni a chi, un anno fa, ha brigato per una rivoluzione precipitosa, creando una situazione di tensione con Allegri che ha imposto, inevitabilmente, il divorzio: risultato, due allenatori a libro paga per vincere meno e giocare peggio.
Il riferimento è abbastanza chiaro alla figura di Fabio Paratici che ieri alcune voci volevano ugualmente in uscita dalla Juve. Voci prontamente smentite, ma anche lui dovrà chiarire alcune scelte infelici di quest’annata infelice.
Si poteva programmare meglio, modellare un gruppo a misura di Sarri, ascoltare chi suggeriva un rimpasto per ritrovare entusiasmo e motivazioni
E meno male che un fuoriclasse in piena maturità, Dybala, s’è impuntato per rimanere a Torino: anche a lui, e non da Sarri, era stato dato il benservito