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Ziliani: salvate il soldato Sinisa dal buonismo dilagante. Non ci interessano i santini

Sul Fatto. Siccome ha dichiarato di avere la leucemia, i media hanno eretto l’altarino e ora Sinisa deve essere Santa Maria Goretti ma vogliamo che Mihajlovic continui a essere un personaggio vero in un calcio sempre più finto

Ziliani: salvate il soldato Sinisa dal buonismo dilagante. Non ci interessano i santini

“Salvate il soldato Sinisa”.

E’ l’appello lanciato da Paolo Ziliani sul Fatto Quotidiano.

“E’ giunta l’ora, per chi ama il pallone e i suoi personaggi più autentici, di scendere in campo a fianco di Sinisa Mihajlovic: perché di tutto c’è bisogno nel calcio italiano tranne che dell’estinzione di personaggi (addetti ai lavori, persone) come lui“.

Da quando ha annunciato pubblicamente di avere la leucemia,  continua Ziliani,

“è partita la gara a trasformarlo nel santino più bello, esemplare, edificante del mondo. Siccome Mihajlovic ha la leucemia e ha deciso di dircelo, non è più la persona che conoscevamo. Se prima era generoso, fiero e combattente ma anche ruvido, insofferente e a volte anche scortese e sgarbato, ora questo secondo aspetto non ha più diritto di affiorare: i media hanno eretto l’altarino e ora Sinisa dev’essere Santa Maria Goretti“.

Ziliani chiama in causa quanto accaduto dopo Bologna-Sassuolo 1-2, la sfuriata di Sinisa ai microfoni di Sky.

Quando il 23 giugno Sinisa è tornato in panchina per Bologna-Juventus, continua, partita condizionata dalle decisioni arbitrali,

“il buonismo delle sue dichiarazioni post partita, rilasciate a denti strettissimi, era stato elogiato come la conferma del miracolo: Mihajlovic non era più Mihajlovic, era San Sinisa caduto da cavallo e folgorato sulla via della Continassa. Invece no, Mihajlovic per fortuna è ancora Mihajlovic“.

Lo ha dimostrato chiamando Caressa “il piccolino, quello marito di Benedetta Parodi” e dicendo che Sky sembra Inter Channel”

“e naturalmente tutti tornano di colpo a stracciarsi le vesti, ma come si permette, maleducato, irrispettoso, non è così che si rovina il santino nel quale ti avevamo racchiuso. Poco elegante? Certamente. Rozzo? Può darsi. Irragionevole? Mah. Noi, che La Voce del Padrone la distinguiamo a occhi chiusi, non diremmo proprio. Ma che abbia ragione o no, a noi interessa che Mihajlovic continui a essere Mihajlovic: un personaggio vero in un calcio sempre più finto“.

 

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