La società ha deciso di aspettare e sospendere ogni giudizio per il momento, ma i prossimi due mesi saranno fondamentali per il futuro del tecnico

In estrema sintesi: Maurizio Sarri non rischia l’esonero e, nonostante una profonda seccatura e delusione per la partita contro il Napoli, l’ipotesi non è stata neppure contemplata dai dirigenti. Questo è l’unico presupposto possibile per ragionare del futuro più prossimo della Juventus e del suo tecnico, che gode ancora di piena fiducia anche da parte del più arrabbiato di tutti per la sconfitta di mercoledì, cioè Andrea Agnelli.
Per il tecnico bianconero ci sono delle attenuanti per la sconfitta e la perdita del primo torneo in palio in questa stagione
A Sarri vengono concesse tutte le attenuanti per aver perso la Coppa Italia, in una situazione limite come quella del calcio ai tempi del Covid. Insomma, se i tifosi mettono sotto processo Sarri (e alcuni lo condannano per direttissima), la società tiene i nervi saldi perché in questo momento ogni giudizio è sospeso. Sarri verrà giudicato nel corso dei prossimi due mesi. In campionato e, soprattutto, in Champions League, la competizione per la quale era stato scelto il suo gioco, sicuramente più adatto all’Europa, dove le squadre difficilmente si chiudono, che all’Italia dove il dominio può anche portare alla sterilità. Sarri non rischia ora, rischierebbe qualora fallisse in campionato e in Champions League