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«I club devono rimborsare gli abbonati. Il tifoso compra uno spettacolo, non un’obbligazione»

Il giurista Pellegrino al CorSport: «Se affitto una casa per le vacanze e crolla per un terremoto, mi devi restituire l’anticipo. Se gli stadi riaprono con pochi posti, quelli disponibili vanno dati prima agli abbonati»

«I club devono rimborsare gli abbonati. Il tifoso compra uno spettacolo, non un’obbligazione»

In Serie A un club su due non prevede rimborsi agli abbonati per le partite a porte chiuse. Il Corriere dello Sport intervista sul tema Gianluigi Pellegrino, giurista. Definisce la posizione delle società che non vogliono rimborsare i propri tifosi «intollerabile».

«L’abbonato ha già pagato per i match che si giocheranno senza pubblico, quindi deve essere rimborsato».

Perché dovrebbero rimetterci i tifosi?

«Il riferimento è l’articolo 1464 del codice civile. ‘Quando la prestazione di una parte è divenuta solo parzialmente impossibile, l’altra parte ha diritto a una corrispondente riduzione della prestazione da essa dovuta, e può anche recedere dal contratto qualora non abbia un interesse apprezzabile all’adempimento parziale’. Questo principio si applica sempre».

Pellegrino fa un esempio.

«Tu mi devi affittare una casa, arriva un terremoto e la casa crolla. Io non ti posso chiedere i danni perché non posso andarci più a fare le vacanze, ma se ti ho dato un anticipo per l’affitto me lo devi restituire».

Se i regolamenti dei club non prevedono forme di restituzione, aggiunge, vuol dire che evidentemente occorre porsi dei dubbi sulla loro legittimità.

Anche sulla possibilità di riapertura parziale degli stadi, di cui si parla in questi giorni, il giurista non ha dubbi.

«I posti disponibili vanno dati prima agli abbonati, poi, se avanzano, possono essere venduti».

Il singolo tifoso ha alcune strade da percorrere per vedere rispettato il proprio diritto.

«Può intraprendere un’azione singola o, nei limiti in cui è ammesso, condurre un’azione di classe. le autorità dovrebbero intervenire nei confronti di chi sostiene che non può restituire i soldi degli abbonati perché questi servono a sostenere le spese del club, interpretandoli come un sostegno a fondo perduto. Delle due l’una: o da tifoso mi sto comprando dei biglietti per assistere a uno spettacolo, oppure sto finanziando la mia squadra. Ma in quest’ultimo caso firmerei delle obbligazioni, l’abbonamento è un’altra cosa».

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