Non sono i soldi ad aver convinto Mertens, ma la possibilità di diventare dirigente
L'attaccante firmerà la settimana prossima il rinnovo che lo legherà a Napoli fino al 2022 e forse ben oltre consolidando la sua etichetta di belga-napoletano

Nulla hanno potuto le sirene dell’Inter e del Chelsea, che hanno invano cercato di approfittare della momentanea crisi di coppia in casa azzurra, durata un paio di mesi e spazzata via da una semplice telefonata. Aurelio De Laurentiis ha fatto la mossa giusta al momento giusto, dopo il gran lavoro di diplomazia portato avanti dal primo marzo in poi da Rino Gattuso e dal direttore sportivo Giuntoli. Sono stati loro infatti a smussare gli angoli e a gettare le basi per l’affondo decisivo del presidente, che è entrato in scena quando ha avuto la certezza di trovare terreno fertile, ma ha saputo anche toccare le corde giuste
Rinnovo Mertens col Napoli
L’accordo è stato chiuso sulla base di 4 milioni a stagione più bonus e premi legati al rendimento e ai gol, ma non sono i soldi ad aver convinto Dries, dal momento che all’Inter avrebbe guadagnato di più
A convincere Dries non sono stati i soldi, però. Lo tenta di più la prospettiva di concludere la carriera in maglia azzurra e di rimanere legato al club anche oltre il 2022, quando avrà compiuto 35 anni e verosimilmente sarà sul punto di smettere di giocare. Ci sarà comunque tutto il tempo per pensarci su, senza fretta. Ma è certo che il presidente veda in “Ciro” anche le potenzialità per diventare un buon dirigente, magari un team manager. L’attaccante ha del resto dimostrato nelle sue sette stagioni italiane di avere pure tanta personalità, al di là del suo talento. E soprattutto un bel carattere: solare, allegro e disponibile. A Mertens s’addice perfettamente l’etichetta di belga-napoletano e al Comune stanno già pensando di premiare la sua alta fedeltà a Napoli con la cittadinanza onoraria