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Manolas, Demme, Insigne: il “ricomincio da tre” di Gattuso

Il Napoli torna a Castel Volturno. Quando ricomincerà la preparazione, il tecnico ripartirà dai tre nuovi punti fermi della sua squadra

Manolas, Demme, Insigne: il “ricomincio da tre” di Gattuso
during the Italian Serie A football match SSC Napoli vs Fc Juventus. (Hermann)

Prepararsi alla possibile ripresa, attrezzarsi per la prossima stagione: le partite non si giocano, ma il calcio non è fermo. Non sarebbe possibile, nessuno potrebbe permettersi un ritardo nei confronti delle rivali, che sia nella condizione atletica o sul mercato. Il Napoli in questo senso non fa eccezione e come tutti gli altri club della Serie A è ormai pronto a riaprire le porte del centro sportivo di Castel Volturno per permettere ai giocatori di allenarsi individualmente, in attesa che il Governo possa autorizzare sedute collettive. Quale che sarà la decisione finale sulla stagione attuale, l’impressione è che il futuro sia abbastanza chiaro per Gennaro Gattuso. Aurelio De Laurentiis ha apprezzato la svolta che l’allenatore è riuscito a realizzare nel periodo precedente alla sospensione del campionato e vuole dargli la possibilità di riportare in alto il Napoli anche per la prossima annata.

La squadra che verrà può contare già su diverse certezze tattiche, riviste e consolidate dal tempo e dai risultati. La filosofia del tecnico si è adattata alle caratteristiche e alle necessità di un gruppo che aveva prima di tutto bisogno di compattezza e principi chiari. Gattuso è riuscito a trasmetterle, riducendo al minimo le distanze tra i reparti e sfruttando le invenzioni dei singoli, esaltati da un gioco poco spettacolare ma che sa metterli sempre in condizione di colpire. Un Napoli umile ma efficace, che sa misurarsi contro qualunque avversario perché ha saputo ridimensionare il pressing a tutto campo che l’allenatore immaginava all’inizio della sua esperienza napoletana. Per questo, la priorità sarà rifare sempre più propri quei principi che gli azzurri hanno messo in campo settimana dopo settimana, per poi magari osare qualcosa in più, dall’anno prossimo.

Sicurezze nei movimenti, dunque, ma anche nei singoli da cui ripartire per il nuovo corso. Sarà un’estate di cambiamenti, per il Napoli che si appresta a salutare diversi protagonisti degli ultimi anni. Uno di questi sembra essere Kalidou Koulibaly, destinato ad un contesto più ambizioso e remunerativo. Così, l’onere di guidare la difesa azzurra passerà a Kostas Manolas, che già si è dimostrato all’altezza del compito nel periodo in cui il senegalese è stato fermato da un infortunio muscolare ed è uno dei leader dello spogliatoio.

A centrocampo, è stata subito evidente la trasformazione con l’arrivo di Diego Demme. Il tedesco è arrivato dal Lipsia, dov’era il capitano della squadra, per portare l’ordine di cui aveva bisogno il reparto per far girare la squadra. Quando Gattuso ha saputo esaltarne le doti di recupero del pallone e di impostazione rapida con la riduzione delle distanze tra le linee, il Napoli si è ritrovato. A volte è troppo irruente, ma nessuno meglio dell’allenatore potrà lavorare con lui su quest’aspetto per evitare problemi di cartellini.

Il tutto sempre con la fascia di capitano sul braccio di Lorenzo Insigne. Rilanciarlo e metterlo al centro del progetto è stata la prima mossa di Gattuso, dopo che il rapporto complesso tra l’attaccante e Ancelotti ne aveva compromesso la continuità di utilizzo. Al termine di una stagione così turbolenta, Insigne avrebbe potuto valutare l’addio, aiutato da Mino Raiola, a cui invece è stato dato il benservito. L’ennesimo segnale del suo attaccamento per il Napoli, mai scontato viste le dinamiche del calcio di oggi.

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