Il ministro dell’Istruzione a Sky Tg24: «La metà degli studenti andrebbe a scuola per metà settimana, poi l’altra metà». Quelli a casa saranno collegati online «così la socialità resta»
Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, è intervenuta a Sky Tg24 per parlare del futuro della scuola.
«A settembre si deve tornare a scuola, gli studenti hanno diritto a tornare a scuola e questo vale anche per le scuole elementari».
La ministra ha ribadito la possibilità di una ‘didattica mista’, ovvero in parte in presenza ed in parte online, a distanza. Ha escluso i doppi turni.
«Non abbiamo mai parlato di doppi turni per la ripresa della scuola a settembre».
Le classi saranno al massimo divise a metà.
«La metà degli studenti andrebbe a scuola per metà settimana, poi l’altra metà».
Quelli che resteranno a casa, alternati, avranno la possibilità di seguire le lezioni a distanza, online,
«collegati, così la socialità resta, il programma va avanti per tutti. L’organico degli insegnanti quest’anno aumenta».
Perché negli altri Paesi si parla di tornare a scuola e da noi no?
«Fino a qualche giorno fa la Francia aveva detto che avrebbe riaperto tutto, invece adesso ha detto che riapre solo le scuole primarie e solo se la curva dei contagi non sale. In Germania avevano detto che avrebbero riaperto, poi la curva è risalita e sono più prudenti. Danimarca e Finlandia hanno sistemi scolastici molto diversi dove sono abituati a fare lezioni all’aperto sempre. L’Italia ha avuto un numero di terapie intensive non paragonabile a quello degli altri paesi europei. Non abbiamo detto sì al diritto alla salute e no a quello all’istruzione, con la didattica a distanza abbiamo provato a mandare avanti entrambe le cose. Il 4 riapriremo piano piano, vediamo cosa accadrà nelle prossime due settimane, non è un libera tutti. Rischiamo di annullare i risultati raggiunti. Dobbiamo arrivare all’estate con un grado di sicurezza tale da riaprire a settembre».