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La Motogp rifa il calendario per il coronavirus: Qatar cancellato, Gp della Thailandia a ottobre

Il GP di Aragon verrà anticipato di una settimana: si correrà dal 25 al 27 settembre. Ezpeleta: “Non escludiamo le gare a porte chiuse, il numero minimo di corse per chiudere il Mondiale è 13”

La Motogp rifa il calendario per il coronavirus: Qatar cancellato, Gp della Thailandia a ottobre

Il Gp del Qatar cancellato “in linea di massima”, il GP della Thailandia, recentemente rinviato a causa dell’epidemia di coronavirus, si disputerà dal 2 al 4 ottobre. Di conseguenza, il GP di Aragon verrà anticipato di una settimana: si correrà dal 25 al 27 settembre. E’ il nuovo calendario della Motogp, stravolto a causa delle misure di contenimento del virus. Lo presenta in conferenza stampa Carmelo Ezpeleta, il CEO di Dorna, che organizza il Motomondiale.

Ezpeleta parla di un calendario elastico, che sarà aggiornato in funzione degli avvenimenti:

“Il numero minimo di gare per considerare il campionato valido è 13 secondo il contratto, ma il nostro obiettivo è svolgere tutte e 19 le gare se possibile. Magari ci saranno cancellazioni, magari correremo a Natale in Paesi più caldi, ma il nostro dovere è disputare il maggior numero di gare possibili”.

Il Qatar ormai è andato.

“Non c’è possibilità che la gara di MotoGP in Qatar venga recuperata, è stata cancellata in linea di massima. Moto2 e Moto3 faranno regolarmente la gara. Non c’è possibilità in calendario di recuperare la gara di MotoGP, però devo dire che se ci fosse una possibilità di recupero che potesse emergere, la prenderemo in considerazione. Ogni cambiamento però può essere possibile solo se tutti sono d’accordo”.

E se si corresse a porte chiuse? Come il calcio in Italia?

“Tutto è possibile. Prendiamo in considerazione tutte le possibilità. Noi abbiamo l’obbligo di portare a termine le gare. Per noi la cosa più importante è che le gare ci siano, sono sicuro che con la collaborazione di tutti cercheremo di fare il maggior numero di gare possibili. Non posso parlare di ottimismo, posso solo promettere che lavoreremo sodo per svolgere le gare che ci rimangono. Al momento sono confermati sia il GP Argentina, sia il GP Usa, ma non posso sapere cosa accadrà nel prossimo futuro. Per me il punto è che dopo Argentina e Usa saremo in Europa, lì dipenderà da come sarà la situazione in Europa. Questo è l’aspetto più critico. Ci sono due problemi: il numero di spettatori e le nazionalità che non sono autorizzate a entrare in alcuni Paesi. Stiamo pensando alle possibilità per risolvere questi problemi”.

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