Su Repubblica. Invece di combatterla sul campo la soffrono fuori, ma finché rimane questo il livello del dibattito, la Juve può stare tranquilla. Mazzarri, altro lamentoso cronico, non sarà rimpianto
Su Repubblica Maurizio Crosetti scrive delle partite della domenica. In particolare della polemica Commisso-Nedved dopo la partita che ha visto contrapposte Juventus e Fiorentina.
“Le partite si vincono con Ronaldo, Immobile e Lukaku, non con gli arbitri. Il nostro modo vittimista e lamentoso di guardare il mondo, più contagioso di qualunque virus, esempio di becera incultura sportiva e debolezza psicologica (chi immagina complotti ovunque è un debole nella migliore delle ipotesi) ha colpito anche Rocco Commisso, appena arrivato ma già a suo agio nel dire che gli arbitraggi lo disgustano, anzi l’intero sistema lo disgusta, e che si farà sentire in Lega, altroché”.
“Scemenze”, scrive Crosetti.
“Che senso avrebbe una lobby trasversale contro la Fiorentina? Pilotata da chi? E perché? Se la Juventus vince da cent’anni è anche perché gli avversari sprecano tempo ed energie: invece di combatterla sul campo la soffrono fuori, le usano contro i luoghi comuni, il potere, il fatturato, gli arbitraggi. Finché rimane questo il livello del dibattito, la Juve può stare tranquilla”.
Ieri la Juve ha vinto anche giocando in modo noioso. Il primo rigore era nettissimo, meno il secondo.
“Persino Sarri avrà riflettuto sulla stupidaggine della maglia a righe o senza. Ha sbagliato Nedved a replicare, lui che in campo non era un cristallo di virtù quando c’erano di mezzo arbitri, falli e rigori, ma è pur sempre il vicepresidente bianconero”.
Anche Conte ha sbagliato a urlare contro l’arbitro. L’Inter ha vinto grazie al cuore e alla classe di Lukaku,”non per essersi ribellata a universali ingiustizie”.
Lukaku che è “una benedizione”, continua.
“Mai una protesta, mai una simulazione, quando lo abbattono si rialza, quando sbaglia ci riprova. Il manicomio della Serie A, razzismo compreso, non ne ha intaccato la grazia. Cerchiamo di meritare un personaggio del genere e lo facciano per primi Conte e Oriali, che in panchina passano la metà del tempo a sbuffare, sbracciarsi e lagnarsi”.
E chiude sul Torino:
“Invece chi perde e basta è il Torino, 15 gol presi in 3 partite: Mazzarri, altro lamentoso cronico, non sarà rimpianto”.