Cagliari-Napoli primo tempo 0-0. Gli azzurri padroni del campo, nessuna grande occasione creata ma pieno controllo della partita
Gattuso ha ormai definitivamente abbandonato il 4-3-3. Anche lui si è reso conto che non è affatto vero che il Napoli è una squadra costruita per quel modulo. Il Napoli non può giocare in quel modo. Come a Milano contro l’Inter, anche a Cagliari l’allenatore del Napoli schiera la squadra col 4-1-4-1 con Demme davanti alla difesa e Mertens centravanti. Gattuso ha capito un’altra cosa, sia pure con un ritardo di due mesi: e cioè che il Napoli può fare a meno di Insigne. Lorenzo è un buon giocatore ma c’è vita anche senza di lui. Meglio tardi che mai. Il tecnico ripropone Elmas largo a sinistra nella quadriglia di centrocampo.
Il primo tempo vede quasi solo una squadra in campo: il Napoli. Le due squadre non costruiscono opportunità memorabili. Ma sono gli azzurri a fare la partita, decisamente, a tenere il controllo del pallone e del campo. L’occasione più importante arriva su calcio da fermo: cross tagliato di Callejon e Manolas spreca da ottima posizione. Alla mezz’ora, Mertens ha una buona chance su punizione da fuori area ma calcia fuori. Il Cagliari si mette in mostra solo un tiro vistoso quanto prevedibile di Pereiro che poi, al 35esimo, si rende protagonista di una pericolosa incursione personale. Giovanni Simeone non tocca mai palla. Joao Pedro si fa notare soltanto per un fallo su Demme, fallo che gli costa l’ammonizione.
È il Napoli che fa la partita. I sardi scontano l’assenza per squalifica di Nainggolan. Bene Fabian Ruiz. Molto bene Elmas che al 35esimo impegna Cragno con un insidioso rasoterra di sinistra sul primo palo. Manca l’accelerazione letale ma la squadra mostra ottima compattezza e anche una discreta tenuta mentale. I sardi fanno fatica a mettere quattro passaggi in fila. La squadra di Maran ha anche paura di scoprirsi.