ilNapolista

Pinna: da regolamento l’arbitro non poteva sospendere Fiorentina-Atalanta per gli insulti a Gasperini

Sul Corriere dello Sport risponde a Percassi riportando la regola 5 del regolamento che non include gli insulti nei casi validi per la sospensione di una partita

Pinna: da regolamento l’arbitro non poteva sospendere Fiorentina-Atalanta per gli insulti a Gasperini
Gasperini (Photo Hermann)

Pinna sul Corriere dello Sport parte da quanto accaduto a Gasperini durante Fiorentina-Atalanta e dalla richiesta di Percassi, secondo cui l’arbitro avrebbe dovuto sospendere la partita, e spiega, da regolamento, quali sono i casi in cui è previsto.

Si rifà in pratica alla regola numero 5 in cui si parla dei «Poteri e doveri dell’arbitro in ordine all’inizio, alla prosecuzione o alla interruzione delle gare» e della «Tutela dell’ordine pubblico in occasione delle gare»

La regola 5 indica all’arbitro il dovere di sospendere (o di non far iniziare una partita) in tutti quei casi in cui la sua incolumità, quella dei suoi collaboratori, dei giocatori e dei tesserati ammessi sul terreno di gioco possa essere messa in pericolo. Un arbitro può interrompere una partita anche per cori, grida ed ogni altra manifestazione discriminatoria per motivi di razza, di colore, di religione, di lingua, di sesso, di nazionalità, di origine territoriale o etnica, o raffiguranti propaganda ideologica vietata dalla legge.

Pinna conclude che gli insulti non sono contemplati dal regolamento, tutto quello che compete al direttore di gara in questi casi e prenderne nota, spetterà poi al Giudice Sportivo sanzionarli

ilnapolista © riproduzione riservata