ilNapolista

Il questore di Napoli: «Non capisco come il rispetto delle norme possa impedire di tifare»

A Calcionapoli24 live: «Inopportuno un tavolo con Comune, tifosi, e Napoli. Della sicurezza si occupano le istituzioni. Si può stare in piedi, ma non sui sediolini pagati con soldi pubblici»

Il questore di Napoli: «Non capisco come il rispetto delle norme possa impedire di tifare»

Il questore di Napoli Alessandro Giuliano è intervenuto a Calcionapoli24 live e ha rilaciato le seguenti dichiarazioni.

“Il regolamento d’uso riguarda specificamente la struttura dello stadio San Paolo che si differenzia da stadio a stadio. Il tutto viene predisposto dal club e tutti gli attori della sicurezza dell’impianto sportivo. Le finalità di tale regolamento sono unicamente volte a tutelare la sicurezza delle persone che intendono assistere alla gara. E non punire o sanzionare a prescindere qualcuno. Faccio fatica a comprendere come l’applicazione di norme che tutelano la sicurezza di tifosi possano comprimere la libertà di tifare. La Questura non si occupa degli aspetti strutturali dello stadio. Il regolamento d’uso interviene per come è lo stadio, non per come dovrebbe essere per qualcuno. Il regolamento d’uso è disponibile per chiunque, è disponibile online. Ho letto cose fantasiose sul fatto che non si possa stare in piedi, sventolare bandiere o altro. Le sanzioni finora emanate sono solo per la sicurezza delle persone, come per esempio lasciare libere le vie di fuga. Una tavola rotonda tra Questura, SSC Napoli e tifo? (Idea dell’assessore Borriello, e chi sennò?, ndr). Non lo ritengo opportuno. Le questioni di sicurezza vengono affrontate quotidianamente nei tavoli istituzionali con i soggetti istituzionali. La tifoseria può prendere visioni delle misure di sicurezza approntate per l’impianto sportivo. Le sanzioni fatte finora sono state per possesso di stupefacenti, arrampicamento sulle balaustre oppure occupazione vie di fuga. Si può stare in piedi, ma non sui sediolini pagati con soldi pubblici”.

ilnapolista © riproduzione riservata