L’allenatore del Perugia in conferenza stampa: “Auguro a Rino di avere più fortuna. Non ho visto un Napoli in disarmo”

L’allenatore del Perugia, Serse Cosmi, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Napoli al San Paolo.
Come ha visto il Napoli?
“Credo che sia andato incontro a risultati negativi forse superiori alle proprie colpe ed ai propri difetti. Ho visto subire al Napoli gol assurdi nelle ultime gare, auguro a Rino di avere più fortuna. Non ho visto un Napoli in disarmo”.
Sulle impressioni dopo la prima partita alla guida del Perugia:
“Ho chiesto delle cose ai ragazzi, avevo la percezione che avremmo affrontato una squadra oggettivamente molto più forte di noi. Avevo chiesto di non avere paura, di tirare fuori delle qualità che ci serviranno nel nostro campionato. Devo dire che nei primi quindici minuti abbiamo messo in campo queste caratteristiche. C’è stato l’episodio del nostro rigore che pensavo potesse riaprire la partita ed effettivamente poteva riaprirla. La prestazione del secondo tempo mi trasmette fiducia, soprattutto per la questione atletica”.
Sul Var:
“Sul nostro rigore ha avuto imbarazzo, mentre sul rigore del Napoli non ha avuto nessun imbarazzo. Onestamente nessuno aveva visto il rigore assegnato al Napoli per questo tocco di Iemmello, in un calcio senza Var quel rigore non sarebbe mai stato fischiato perché non lo hanno visto nemmeno a Castellammare di Stabia. Nessuno in panchina aveva visto questo rigore. Il Var può dare giustizia, ma a volte ti fa sentire fuori dal contesto calcio. Sul nostro rigore non capisco perché ci abbia messo tanto tempo”.
Che obiettivi ha il Perugia in campionato?
“Nel calcio non mi aspetto niente. Vorrei dare tanto in questo momento per tanti motivi. Perugia è la mia città, dove sono esploso calcisticamente. Ci terrei molto a raggiungere un traguardo importante, credo che con qualche aggiustamento questa squadra possa lottare per la Serie A”.
Quanto ti sarebbe piaciuto diventare allenatore del Napoli?
“Non voler allenare il Napoli significa avere dei problemi psicologici ed io non ne ho. È impensabile pensare di non desiderare una panchina come quella del Napoli. È una piazza dove veramente fa piacere stare e non voglio sentire parlare di pressioni, chi non le regge non può fare questo mestiere”.