Saluto militare, l’Uefa “rimprovera” i nazionali turchi. E quello di Dybala era “uno scherzo”

Mano leggerissima della Commissione disciplinare: 50.000 euro di sanzione alla federcalcio turca e una "reprimenda" ai giocatori (juventino compreso)

erdogan saluto militare

L’Uefa “rimprovera” i nazionali turchi che fecero il saluto militare in campo, mentre la Turchia di Erdogan invadeva la Siria del Nord. E “condanna” la federcalcio turca a pagare una multa di 50.000 euro.

Tutto qui: una reprimenda ai giocatori e una sanzione spicciola. E’ la decisione presa dalla Commissione Disciplinare, Etica e di Controllo dell’UEFA dopo che le polemiche per quel gesto avevano fatto il giro del mondo.

La “reprimenda” riguarda, si legge nella nota, Merih Demiral, Umut Meraş, Burak Yilmaz, Mert Günok, Zeki Çelik, Cenk Tosun, Mahumut Tekdemir, Uğurcan Çakır, Mr. Yusuf Yazici, Hakan Çalhanoğlu, Okay Yokuşlu, Ozan Tufan, Sinan Bolat, Emre Belözoğlu, Deniz Türüc e İrfan Can Kahveci, “per aver utilizzato le partite del Round di qualificazione del Campionato Europeo UEFA 2020 tra le squadre nazionali della Turchia e dell’Albania l’11 ottobre 2019 e della Francia il 14 ottobre 2019, rispettivamente, per manifestazioni di natura non sportiva (vale a dire per l’esecuzione di saluti militari considerati inappropriati, dato il contesto politico specifico al momento delle suddette partite)”.

La multa alla federazione turca, di 50.000 euro, vale tra l’altro “come punizione generale, includendo anche i disturbi da parte dei suoi tifosi in occasione della partita del turno di qualificazione ai Campionati Europei UEFA 2020 tra le squadre nazionali di Turchia e Francia il 14 ottobre 2019”.

E il saluto militare “scherzoso” di Dybala al suo compagno Demiral esultando per il gol in Champions contro l’Atletico Madrid? Beh, l’UEFA fa buona la tesi del giocatore, ovvero quella dello “scherzo”, e chiude il procedimento. Non è successo niente.

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