Biasin: la designazione di Pairetto per Inter-Genoa è priva di logica (e non perché può favorire la Juve)

I precedenti sono tutti favorevoli ai nerazzurri. Ma Rizzoli, sapendo che in Italia basta pochissimo a scatenare la polemica, avrebbe potuto evitare di spedire l'arbitro a San Siro

pairetto

Su Libero, Fabrizio Biasin scrive della polemica scaturita dalla designazione di Pairetto come arbitro per Inter-Genoa, oggi pomeriggio. La definisce “una stronzata”.

“sì, è vero, il signor Luca è fratello di Alberto (dipendente della Juventus in qualità di Event Manager) e figlio di Pierluigi (coinvolto nel 2006 nello scandalo Calciopoli), ma è anche vero che nei quattro precedenti con i nerazzurri, questi ultimi hanno portato a casa tre vittorie e un pareggio e, quindi, di cosa stiamo parlando? Per capirci: il Genoa negli otto precedenti ha perso sei volte (una vittoria e un pareggio)”.

Il problema non è dunque in che modo potrebbe andare il risultato o se l’arbitro possa favorire il Genoa per fare in modo che l’Inter non resti prima in classifica. Il problema è l’assenza di logica alla base della designazione di Pairetto.

“Cioè, tu, Rizzoli, sai perfettamente che in Italia ci vuole niente per far divampare la polemica e a due passi dal Natale, con l’Inter a 3 punti dai bianconeri, spedisci cotanto arbitro a San Siro. Si poteva evitare. Anzi, si doveva evitare per diversi motivi”.

E Biasin li elenca, questi motivi.

Il primo è che Pairetto oggi, dovrà gestire, oltre ai 90 minuti di partita, anche la pressione che viene da 48 ore di inutili polemiche. Sia dovesse sbagliare favorendo l’Inter che penalizzandola, nessuno penserà si sia trattato di un semplice errore, ma ci vedranno sempre, dietro, malafede.

“Il secondo motivo per cui «era meglio evitare» dipende dal fatto che – ancora una volta – è tornata a galla la faccenda così riassunta: «Un arbitro non può dirigere una squadra che fa riferimento alla sua Sezione di appartenenza»”.

Anche questa cosa, viene definita, da Biasin, “una boiata”. O ci si fida dei degli arbitri, scrive Biasin, permettendo loro di arbitrare ogni tipo di gara,

“o si mettono paletti per «questioni di opportunità» e, allora, per lo stesso principio si evitano “incroci pericolosi””.

Alla fine, comunque, Inter, Milan e Juve hanno tifosi-arbitri ovunque, non solo nelle loro città. E’ una questione di statistica, scrive Biasin.

“Totale: Pairetto è fischietto degno e proprio per questo sarebbe stato più logico evitargli la gogna mediatica”.

 

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